Senza la riforma del Mes, Giuseppe Conte dovrebbe rassegnare le dimissioni: questo il Matteo Renzi pensiero
. Intervenuto ai microfoni de La Stampa, il leader di Italia Viva ha fatto il punto della situazione sul percorso del Governo e il 9 dicembre è in programma un appuntamento importante, il voto sul salva-Stati: l’ex premier non crede a colpi di scena, confidando nel senso di responsabilità del Movimento 5 Stelle. Del resto la partita dipende proprio dai grillini: «Noi abbiamo fatto un governo per dire no agli anti-europeisti e in nome di una svolta europeista. Se prevalesse un orientamento opposto, in altre parole se il governo andasse sotto su una questione come quella, è naturale che il presidente del Consiglio si dovrebbe dimettere. È evidente che si chiuderebbe un ciclo. Ma penso e credo che il Movimento Cinque stelle non impallinerà Conte in Parlamento, assumendosi la responsabilità di mandarlo a casa».
MATTEO RENZI: “RIMPASTO DI GOVERNO? TEMA CHIUSO”
Matteo Renzi
ha poi acceso i riflettori su oneri e onori del presidente del Consiglio, che si ritrova tra le mani un’enorme quantità di fondi a disposizione – «un’occasione che non ricapita per 20 anni» – ma che deve fare i conti con enormi problemi di gestione. Il senatore di Rignano ha poi annunciato il suo no e quello di Italia Viva all’ennesima task force annunciata da Conte per la gestione del Recovery. Da escludere un rimpasto di Governo dopo le parole del giurista – «Ho sentito Conte dire, nel giorno in cui abbiamo avuto mille morti che lui dispone dei migliori ministri. Io ne prendo atto: per me il rimpasto è un tema chiuso» – ma Matteo Renzi è tutt’altro che convinto che questa squadra possa resistere fino al 2023: «Se mi arrendo? No, tutt’altro. Ma il tempo è galantuomo, basta saper attendere. A fine anno avremo approvato la legge di Bilancio e io credo che volta messo alle spalle questo maledetto 2020, tutti dovremo decidere che cosa fare da grandi».