Renzo Ulivieri malattia: Il racconto e il nuovo progetto dell’ex allenatore
In una recente intervista per il Corriere della Sera, il presidente dell’Associazione Allenatori, Renzo Ulivieri racconta malattia, fede, politica e sport percorrendo tutti i passaggi della sua vita professionale e non. Il primo argomento toccato dall’ex allenatore di Bologna e Parma tra le tante, è quello della malattia all’intestino con cui ha dovuto lottare nell’ultimo periodo e che lo ha costretto a quattro mesi bloccato in ospedale e due a casa oltre a tre operazioni, ma che ora è stata sconfitta. “La mia fortuna è stata che mi sono sentito male a Roma, allo stadio Olimpico, durante una partita della Nazionale e mi hanno ricoverato al Santo Spirito dove sono stati bravissimi”.
Alla provocazione dell’intervistatore che gli chiede se questa esperienza lo avesse cambiato Ulivieri risponde negativamente, ammettendo però che lo ha fatto riflettere sulla sua vita di cui ammette essere stata bella e in cui è riuscito a guadagnare bene ma senza mai arricchirsi facendo quello che amava. Ripercorrendo la sua carriera protagonista in tutte le categorie e anche nel calcio femminile Renzo Ulivieri racconta di star lavorando ad un nuovo progetto, il calcio camminato. “È lo sport ideale per noi anziani, fa bene alla salute, fisica e mentale. Ma può essere utile anche per quei genitori che accompagnano i figli a calcio e poi in tribuna non trovano di meglio che litigare”.
Renzo Ulivieri Associazione Allenatori: la ricandidatura del presidente
L’intervista è poi andata avanti toccando elementi della vita privata di Ulivieri come la fede e la sua inclinazione politica per poi ricordare una sua vecchia dichiarazione in cui il presidente dell’Associazione allenatori aveva ammesso che pur essendo tifoso della Fiorentina, si farà seppellire con la divisa del Bologna. Ulivieri commenta queste sue parole spiegando che Bologna è stato il posto dove si è trovato meglio e dove ha avuto l’opportunità di allenare un campione come Roberto Baggio, con cui litigò in un Bologna-Juventus per poi venire criticato da tutti, persino sua madre.
L’intervista si sviluppa poi su argomenti più contemporanei come il calcio femminile per cui Ulivieri sostiene serva un cambiamento culturale che non lo diversifichi da quello maschile, e le prossime elezioni per l’Associazione Allenatori che Ulivieri guida dal 2004. L’ex allenatore sostiene di non aver ancora finito il lavoro iniziato con i suoi collaboratori Camolese, Perondi e Vossi che lo hanno spinto a continuare anche dopo la malattia. Ulivieri ha poi confermato il suo sostegno e di tutta l’Associazione per il presidente della Figc, Gabriele Gravina. “Ha lavorato bene ed è in linea con i nostri propositi. Non c’è motivo di cambiare. Il calcio ha bisogno di stabilità”.