Il premier Conte convocato al Copasir per il Russiagate, la Lega (e FdI) che in cda Rai si lancia nell’attacco della trasmissione Report per la puntata su Moscopoli-Russiagate del 20 ottobre scorso: giornata di passione sull’asse Roma-Mosca con un misto di politica-media-giustizia, coinvolti i due principali leader politici del momento, Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Come riporta Repubblica, il consiglio d’amministrazione della Rai si è spaccato nella riunione odierna a Roma contro la trasmissione di Sigfrido Ranucci per la messa in onda del lungo servizio che indaga sugli incontri (o presunti tali) di alcuni collaboratori della Lega nello scorso novembre 2018 durante la visita di Salvini in Russia. In particolare, è la figura di Savoini ad esser messa sempre più al centro con la chiara accusa di una tentata richiesta di finanziamento illecito per la Lega al Cremlino: i consiglieri Igor De Biasio (in quota Lega) e Gianpaolo Rossi (Fratelli d’Italia) si sono scagliati contro Report accusando la trasmissione di avere violato le norme sulla par condicio. Nello specifico i due consiglieri Rai ritengono che il servizio abbia danneggiato l’immagine della Lega nella settimane che precede le Elezioni Regionali in Umbria; del tutto contrari alla mozione invece i consiglieri di Pd e dipendenti (Rita Borioni e Riccardo Laganà). Nel merito De Biasio ha criticato ferocemente Ranucci per quel particolare passaggio del servizio su Moscopoli incentrata sull’incontro tra Salvini e l’oligarca russo che avrebbe fatto da tramite per la “trattativa” Lega-Cremlino, Konstantin Malofeev. «L’ho incontrato, incontro centinaia di persone che non mi hanno mai dato una lira. Quando incontro le persone non sono solito chiedere soldi», è stato l’immediato commento di Salvini a riguardo.
CDA RAI SI SPACCA: LA PUNTATA SUL RUSSIAGATE
Ce ne sarà un’altra di puntata di Report dedicata a Moscopoli-Russiagate (il prossimo 28 ottobre) ma non è detto che le pressioni politiche di queste ore non possano far variare il calendario o addirittura la messa in onda. Dopo che nella scorsa puntata vennero approfondite non solo le presenze a quel tavolo del Metropol di Mosca ma anche presunte “derive neonaziste” per Savoini (arrivando anche nel passato di Matteo Salvini quando lavorava alla Padania, ndr), il cda della Rai esploso letteralmente stamane non preannuncia nulla di sereno sulla vicenda che lega il Carroccio alle presunte richieste di finanziamenti alla Russia di Putin (sui quali la Procura di Milano già sta indagando). Quanto è stato chiesto a Salvini cosa ne pensasse della puntata di Report, l’ex Ministro dell’Interno ha prontamente replicato «La puntata di Report? Ieri sera io ho visto Checco Zalone..» mentre ovviamente molto diversa è stata la reazione dei membri Pd e M5s. In primis il Segretario Pd Zingaretti che a corredo della puntata di Sigfrido Ranucci attacca sui social «Dall’inchiesta di Report Rai3 una ricostruzione accurata e ben fatta da cui scaturiscono molti interrogativi sulla Lega. Notizie inquietanti per la tenuta della democrazia italiana. Chi deve indagare indaghi per fare piena luce su tutta la vicenda». A chiedere intervento del Parlamento anche il Pd nella voce di Emanuele Fiano, «Sembra che i membri di destra del cda Rai, invece di preoccuparsi del baratro degli ascolti in alcuni programmi ideati e lanciati nel corso della stagione sovranista, ancora viva nel servizio pubblico, perdano tempo a censurare l’informazione di report che ha semplicemente divulgato i pericolosi intrecci di affari intorno a Salvini e ad un disegno inquietante che puntava a colpire la collocazione dell’italia nell’alleanza atlantica e nell’unione europea. Fatti di cui Salvini ancora non ha fornito risposte in parlamento e per i quali abbiamo presentato interrogazioni parlamentari. Salvini la smetta di scappare, giù le mani da report».