Report, il giornalista Sigfrido Ranucci ha denunciato su Facebook le minacce ricevute dopo la messa in onda del servizio sul conflitto Israele-Palestina, per il quale la redazione ha ricevuto un messaggio anonimo dal contenuto intimidatorio: “Vi dovreste vergognare per l’ignobile servizio anti Israele della scorsa settimana“, e facendo riferimento alle affermazioni in particolare contenute nel servizio di Giorgio Mottola prosegue: “Pulizia etnica da parte dell’esercito israeliano a Gaza!? La meritereste Voi, stile redazione di Charlie Hebdo“.
Il conduttore ha poi ricordato nel post, dopo aver definito “agghiacciante” la minaccia, quale fu la punizione che la redazione del giornale satirico francese subì a causa di una vignetta considerata offensiva per l’Islam, con un attentato il 7 gennaio 2015, durante una riunione, che provocò la morte di 12 persone, tra cui il direttore, collaboratori del periodico e due poliziotti. Il gesto fu poi rivendicato da affiliati yemeniti di Al-Qaeda. Il gesto contro Report, come ha sottolineato Ranucci, è stato segnalato ai poliziotti della scorta, ed è successivamente intervenuta anche la Commissione di Vigilanza Rai per fare chiarezza su quanto accaduto.
Minacce a Report dopo il servizio su Israele-Palestina, Ranucci: “Ho segnalato ai poliziotti della scorta”
Minacce alla redazione di Report per il servizio sulla guerra a Gaza e il rapporto Israele-Palestina, dopo le denunce del conduttore Ranucci, che su Facebook ha pubblicato il contenuto di un messaggio intimidatorio nel quale si augura ai collaboratori del programma tv una “pulizia etnica” e di “Meritare una punizione stile Charlie Hebdo“, è intervenuta la Commissione di Vigilanza Rai, che ha espresso solidarietà ai giornalisti augurandosi che le autorità riescano a far luce sulla vicenda accertando le eventuali responsabilità.
La presidente Barbara Floridia ha definito il messaggio “inaccettabile”, che costituisce un attacco alla libertà di informazione del paese. Altri commenti sono poi arrivati da parte di alcuni esponenti politici del Movimento 5 Stelle, che in un comunicato di sostegno hanno voluto ribadire la vicinanza a Ranucci, ricordando anche che il giornalista è già costretto a vivere sotto scorta a causa di altre minacce già ricevute proprio a causa di attacchi alla stampa indipendente.