L’ANNUNCIO DEI REPUBBLICANI ALLA CAMERA: “INDAGINI SU BIDEN E FIGLIO HUNTER”

Nel giorno in cui i Repubblicani ottengono la certezza della maggioranza alla Camera dei Rappresentanti dal prossimo gennaio (quando entra in funzione il “nuovo” Congresso post-Elezioni Midterm 2022), quanto veniva promesso in campagna elettorale diventa subito fatto concreto: «i rappresentanti stanno raddoppiando le indagini sugli affari esteri della famiglia Biden e su come potrebbe essere coinvolto il figlio Hunter Biden». Lo stesso prossimo speaker della Camera Kevin McCarthy, il 57enne leader del GOP alla Camera pronto a ricevere il testimone di Nancy Pelosi, è pressato da giorni affinché prenda subito decisione netta da gennaio 2023 sull’avvio o meno di procedimenti contro l’amministrazione Biden per la gestione dei casi Afghanistan e Covid.



In una lunga conferenza stampa tenuta oggi a Washington, i parlamentari Repubblicani alla Camera hanno sostenuto in particolare che Hunter Biden potrebbe aver utilizzato l’influenza del padre Presidente Usa per «negoziare accordi commerciali all’estero che potrebbero aver utilizzato risorse federali e persino compromesso la famiglia Biden». Secondo James Comer, membro del comitato di supervisione della Camera intervenuto in conferenza stampa, «Le prove ottenute dai repubblicani del comitato rivelano che Joe Biden ha mentito al popolo americano sul suo coinvolgimento negli schemi aziendali della sua famiglia».



CAMERA AI REPUBBLICANI, COSA PUÒ SUCCEDERE FINO ALLE ELEZIONI USA 2024

Indagini che vengono da lontano ma che finora non erano scattate vista la maggioranza Dem tenuta sia al Senato che alla Camera dopo le Elezioni Presidenziali 2020: da Donald Trump e non solo nel GOP si erano levate voci di forte polemica contro le presunte indagini da avviare su Hunter Biden e sullo stesso Presidente, di riflesso. Al netto della divisione interna al Partito Repubblicano, ora che il “cerchio magico” attorno all’ex Presidente sembra estinguersi a poco a poco in favore della candidatura di Ron DeSantis (Governatore rieletto in Florida nel Midterm) – il gruppo dei conservatori sembra compatto nel tentativo di verificare cosa sia effettivamente successo sul fronte Hunter Biden.



«Il modello di business della famiglia Biden si basa sulla carriera politica di Joe Biden e sui legami con Joe Biden come ‘presidente del consiglio’. I membri della famiglia Biden hanno venduto l’accesso a scopo di lucro in tutto il mondo a scapito degli interessi americani. Se il presidente Biden è compromesso da accordi con avversari stranieri e questi stanno influenzando il suo processo decisionale, questa è una minaccia per la sicurezza nazionale», attaccano ancora i tecnici della Camera dei Rappresentanti in quota GOP. «Hunter Biden e James Biden hanno raccolto almeno 150 segnalazioni di attività sospette per le loro transazioni commerciali», denuncia Jim Jordan, deputato dell’Ohio al Congresso. Sempre oggi, “incoraggiati” dalla prospettiva di avere due anni di piena maggioranza alla Camera, i Repubblicani del Comitato di supervisione della Camera hanno inviato lettere a sei alti funzionari dell’amministrazione Biden chiedendo documenti, comunicazioni, registri e altre informazioni. Sempre secondo Comer, «Il popolo americano merita trasparenza e responsabilità riguardo allo spaccio di influenza della famiglia Biden. Con la nuova maggioranza repubblicana, i repubblicani del Comitato di supervisione continueranno a premere per ottenere risposte per informare le soluzioni legislative per prevenire questo abuso di potere». La lunga campagna elettorale verso le Presidenziali 2024 è appena cominciata: o forse, non è mai davvero finita.