Da sempre si parla di resistenza agli antibiotici, a seguito soprattutto dell’abuso che si tende a farne da tempo anche per patologie che non ne richiederebbero il ricorso. Il recente studio del Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) Project, pubblicato su The Lancet, ha fatto una stima dei prossimi 25 anni: più di 39 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire proprio per infezioni dovute alla resistenza per gli antibiotici. Occorre quindi intervenire per sconfessare questo trend. La soluzione infatti non mancherebbe.



Come apprendiamo dal Corriere l’OMS ha pubblicato uno studio sulla tematica, su cui ha evidenziato l’importanza di ricorrere sempre più ai vaccini per combattere fino a 24 patogeni senza fare uso degli antibiotici. Alcuni di questi vaccini sarebbero già presenti sul mercato ma poco ‘pubblicizzati’, altri invece necessiterebbero di essere sviluppati. Per fare ciò servirebbero però maggiori risorse.



PREVENIRE LA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI PREVENENDO LE INFEZIONI

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha commentato il citato studio, ponendo l’attenzione sull’importanza della prevenzione sopra ogni cosa. Per prevenire la resistenza agli antibiotici bisognerebbe prevenire le stesse infezioni. E per fare ciò i vaccini sono il rimedio principale. Sarebbero 44 quelli che potrebbero servire a questo scopo. Tra questi i vaccini già in uso contro la polmonite da pneumococco, l’Haemophilus influenzae di tipo B e il tifo potrebbero evitare fino a 106 mila decessi associati alla resistenza agli antibiotici ogni anno. E altri 543.000 decessi potrebbero essere evitati se si investisse in nuovi vaccini contro la tubercolosi (TB) e la Klebsiella pneumoniae. Di questi ultimi quelli contro la TB sono in fase di sperimentazione clinica, mentre uno contro la Klebsiella pneumoniae è ancora in fase iniziale di sviluppo.



Investire sui vaccini permetterebbe di ridurre anche i costi ospedalieri per il trattamento di patogeni resistenti. Alla luce quindi di tutte queste evidenze il 26 settembre i principali leader politici hanno approvato una dichiarazione politica che mira a prendere un impegno, a livello globale, per arrivare a ridurre del 10% entro il 2030 i circa 4,95 milioni di decessi associati alla resistenza dagli antibiotici.