Ressa, spintoni e malori a Bologna per l’open day del vaccino in Emilia-Romagna, attualmente in corso di svolgimento alla fiera della città felsinea. Scene di caos totale si sono registrate nella mattinata di oggi, mercoledì 2 giugno 2021, tra la popolazione presentatasi per ricevere il siero anti-Covid griffato Johnson&Johnson. Addirittura, molti giovani, ignorando completamente il coprifuoco, hanno trascorso la notte all’addiaccio, in coda, pur di farsi vaccinare e fino alle otto di stamane la fila era ordinata. Poi, i primi disordini, le prime tensioni, più di qualcuno ha tentato di guadagnare posizione e si è andati a un passo dalla rissa collettiva dinnanzi all’ingresso del palazzo scelto come hub vaccinale.
Non sono mancate le urla, le mani addosso, senza che le forze dell’ordine fossero presenti e, pare, senza che intervenisse un referente organizzativo. E pensare che soltanto ieri l’Ausl Bologna aveva rivolto un invito accorato alla popolazione, annunciando anche di avere raddoppiato le dosi a disposizione della comunità: “Si raccomanda di rispettare l’ordine della fila in base all’orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l’assegnazione degli accessi per i primi 2400 arrivati”.
BOLOGNA, RESSA PER L’OPEN DAY DEL VACCINO, GURIOLI: “SONO INC*ZZATO”
In merito ai disordini verificatisi a Bologna in occasione dell’open day del vaccino, ha detto la sua, attraverso il proprio profilo Facebook, anche Andrea Gurioli, consigliere comunale di Casalecchio di Reno che ha ricevuto il siero anti-Covid e si è detto ovviamente felice per questo, ma anche “talmente inc*zzato come persona, come uomo e come amministratore locale. Sono talmente inc*zzato perché la gente non è altro che una mandria di bestie senza controllo, che ucciderebbe per arrivare a quello che vuole. Sono furioso perché proprio per questa ragione non posso tollerare che nessuno immaginasse un tale delirio, che nessuno abbia minimamente pensato di mettere una decina di agenti, delle transenne”. Uno sfogo comprensibile, accompagnato da una riflessione conclusiva, nella quale Gurioli ha asserito che non gli interessa se riceverà critiche per questo post, che potrebbe urtare sensibilità politiche, ma lui ha “lo schifo negli occhi”. Poi, oltre al danno, la beffa: all’uscita di Gurioli dal centro vaccinale, erano presenti le forze dell’ordine e le transenne.