Le restrizioni agli spostamenti sono utili per contrastare la diffusione del Coronavirus? A questa domanda risponde l’analisi della mobilità e dei dati epidemiologici realizzata da un consorzio internazionale di ricercatori. Hanno scoperto che gli spostamenti sono una spia utile della diffusione dell’epidemia, ma è emerso anche che le restrizioni introdotte a Wuhan, focolaio del Covid-19, sono arrivate troppo tardi. Dalla ricerca, pubblicata sulla rivista Science (clicca qui per visualizzarla), è stato quindi possibile constatare che le province al di fuori dell’Hubei, che hanno agito in anticipo, hanno ottenuto risultati migliori nella prevenzione e nel contenimento dei focolai. I dati frutto della geolocalizzazione mobile di Baidu Inc, combinati con altri dati epidemiologici dell’Open Covid-19 Data Working Group, hanno mostrato che la trasmissione del virus a livello locale è avvenuta in modo massiccio proprio all’inizio dell’epidemia. Le misure di controllo l’hanno solo mitigata. Considerando che Sars-CoV-2 ha un periodo di incubazione medio di 5 giorni che in alcuni casi può arrivare a 14, queste restrizioni non hanno un impatto immediato sul contenimento dei casi. Infatti c’è stato un peggioramento nel giro di una settimana dopo il blocco perché la trasmissione era ormai avviata.



RESTRIZIONI CORONAVIRUS EFFICACI SOLO A INIZIO EPIDEMIA

«Le restrizioni sugli spostamenti sono efficaci all’inizio della diffusione del Coronavirus nel prevenire l’importazione delle infezioni da una fonte nota», ha spiegato Moritz Kraemer dell’Oxford Martin Program on Pandemic Genomics e dell’Università di Oxford. Ma una volta che i casi di Covid-19 cominciano a diffondersi localmente, il contributo delle restrizioni è stato molto più ridotto. E allora cosa bisogna fare? «A questo punto serve un pacchetto completo di misure che includono restrizioni agli spostamenti a livello locale, test, tracciabilità e isolamento per mitigare l’epidemia». Sarà poi cruciale valutare bene come e quando ripristinare mobilità e viaggi per evitare che la malattia torni a diffondersi. Samuel V. Scarpino del Network Science Institute (NetSI) presso la Northeastern University ritiene che la politica in molte nazioni sia in «ritardo» rispetto alla diffusione del Covid-19. «Le restrizioni a viaggi e mobilità sono più utili all’inizio, quando la trasmissione locale non è ancora decollata. Poi sono utili distanziamento fisico e quarantena, ma in questo caso ci vuole tempo».



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