Dopo Davide Bassi, anche il professor Massimo Ciccozzi si mostra molto critico nei confronti del sistema a colori messo a punto dal Governo per gestire la seconda ondata della pandemia Covid. «Mi aspetto un effetto negativo dalle festività natalizie, perché comunque i contatti in quel periodo sono aumentati e ciò avrà una ripercussione sull’andamento epidemico», ha dichiarato all’Ansa l’ordinario di statistica medica ed epidemiologia molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma. A prescindere da ciò che è accaduto a Natale, «queste misure restrittive di tipo stop and go non stiano dando gli effetti sperati», ha aggiunto l’esperto.
Qualche settimana fa avevamo cominciato a notare una lenta decrescita della curva epidemica, ma qualcosa è cambiato. «Da questa settimana si vede con chiarezza un peggioramento della situazione epidemiologica nel Paese». E questo per Ciccozzi evidenza il fatto che «le misure restrittive stop and go, che prevedono restrizioni variabili e che alternano periodi di maggiore apertura e periodo magari più rigidi ai fini del contenimento dei contatti, non stiano dando molti effetti positivi».
COVID, CICCOZZI “CI AVVICINIAMO A LOCKDOWN”
Il professor Massimo Ciccozzi ha spiegato anche all’Ansa che le restrizioni inserite all’interno del sistema a colori «non hanno di fatto favorito una frenata stabile del virus e, di conseguenza, non hanno consentito di arrivare ad una stabilizzazione del numero di infezioni da Covid-19». Il professor di statistica medica ed epidemiologia molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma ha analizzato gli ultimi dati sull’epidemia Covid, da cui emerge che «la ricrescita dell’indice di trasmissibilità Rt e il raggiungimento della soglia di criticità per le terapie intensive» rendono in maniera evidente che «probabilmente ci avviciniamo necessariamente a dei lockdown più stringenti». Dunque, Ciccozzi ha aggiunto che per constatare «con affidabilità gli effetti delle festività natalizie sull’andamento epidemico» bisogna aspettare ancora, «almeno una settimana». In ogni caso, ha concluso Ciccozzi, non si aspetta «che la curva decresca se queste sono le premesse».