Più di un connazionale su due considera l’attuale contesto altamente incerto. Più di uno su tre ha timore per il futuro. Ma il 34% delle coppie già diventate genitori di un bambino vorrebbe avere altri figli. A dirlo sono i risultati della ricerca “Figli: una ricchezza onerosa”, commissionata da Plasmon e condotta da Community Research & Analysis, che sottolinea però anche come le difficoltà di carattere economico (aumento del costo della vita e stipendi bassi), lavorativo (precarizzazione del lavoro e, per le donne, paura di perdere il posto) e organizzativo (carenza di servizi diffusi e accessibili a tutti) rappresentino un serio ostacolo nell’allargare la famiglia.
E proprio dalla consapevolezza di queste criticità nasce Rete Adamo, movimento collaborativo che coinvolge imprese, organizzazioni, cittadini e istituzioni che vogliono contribuire a invertire il trend demografico supportando i genitori e la vita familiare nel luogo di lavoro. A livello operativo, il network punta a incoraggiare il mondo imprenditoriale nell’unire le forze per promuovere buone pratiche da mettere a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie, elaborando proposte concrete e attuabili da mettere a fattor comune con le Istituzioni.
Qualche esempio? Congedo parentale di otto settimane retribuito al 100% per il secondo genitore, asilo nido aziendale e misure di welfare innovative. E non si tratta di chimere. Queste misure sono infatti già state messe in atto proprio nell’ambito di questo progetto, nato nel febbraio 2023 su iniziativa di Plasmon e Fondazione per la Natalità, che oggi conta anche l’adesione di Chicco ed Edenred Italia. E che diventa una Rete grazie al coinvolgimento del partner tecnico Variazioni.
L’iniziativa – presentata nei giorni scorsi durante la conferenza stampa promossa dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, dal titolo “Denatalità: dall’analisi del contesto alle azioni” – si propone la stesura di una Carta degli Intenti condivisa e la definizione di standard univoci di misurazione per il supporto alla genitorialità in azienda e per il monitoraggio delle azioni implementate, così da poter rendere ancora più efficaci le iniziative in questa direzione.
Obiettivi ambiziosi, dunque, che i promotori della Rete auspicano possano essere condivisi presto da una più larga base aziendale. “Il sostegno alla genitorialità sul posto di lavoro è un primo, fondamentale passo per portare le best practice aziendali all’interno delle linee guida promosse dalle Istituzioni. Invertire il preoccupante trend di calo delle nascite nel nostro Paese è una sfida epocale che non potrà essere affrontata con successo senza il contributo delle tante altre imprese italiane che possono definirsi ‘responsabili’ verso il tessuto sociale in cui operano”, dichiarano a una sola voce Luigi Cimmino Caserta e Marie-Caroline Baron, rispettivamente responsabile Affari istituzionali e responsabile Risorse Umane Kraft Heinz (Plasmon); Corrado Colombo, Commercial Vice President Europe del gruppo Artsana (Chicco); Simona Finazzo, Public Affairs Director di Edenred Italia.
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