RETROCESSIONE JUVENTUS, LA SOCIETÀ: “APPENA AVUTA LA NOTIZIA ABBIAMO CONTATTATO LA FIGC”
Nicolò Fagioli e il calcioscommesse, emergono nuovi dettagli sulla vicenda che vede il centrocampista della Juventus sempre più nei guai e in brutti giri. Dal sito dillingernews.it, dove ormai ora dopo ora Fabrizio Corona da voce attraverso le sue fonti, nell’articolo riguardante Nicola Zalewski troviamo un video che riprende un telefono in chiamata in cui nel botta e risposta, oltre a dichiarare con assoluta certezza che il classe 2002 della Roma è anche lui immischiato nelle scommesse, racconta di come la situazione a Fagioli sia più complicata di come sembra.
Infatti l’ex Cremonese avrebbe un debito pari a settantamila euro ad un banco di scommesse gestito da un famoso dj di Roma di cui però la fonte non fa il nome. Una situazione che sembra sia sfuggita di mano a Fagioli che comunque ha ammesso che in questi anni ha scommesso anche sul calcio, atto assolutamente vietato dalla FIGC e che dunque potrebbe essere la causa di una squalifica di tre anni. E’ tutto in divenire, ma già nei mesi scorsi lo stesso Corona aveva dichiarato che il debito di Fagioli fosse arrivato addirittura al milione di euro per poi recentemente spiegare di come la Juventus fosse perfettamente al corrente dei fatti, ma che non abbia denunciato nulla e abbia nascosto questa situazione lasciando a casa dalla tournèe estiva il ragazzo con l’intento di ripulire. All’epoca il club bianconero aveva invece spiegato di come la causa dell’assenza di Fagioli fosse una tonsillite mentre nelle ultime ore è uscito un comunicato proprio da parte della Juventus sulla situazione attuale: “In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione Juventus FC precisa che non appena ricevuto notizia di un possibile coinvolgimento del proprio tesserato Nicolò Fagioli sul tema delle scommesse ha immediatamente e tempestivamente preso contatto con la Procura Federale della FIGC.”
RETROCESSIONE JUVENTUS, CORONA: “I BIANCONERI SAPEVANO DI FAGIOLI”
Retrocessione Juventus, quanto c’è di vero? In questi casi bisogna sempre andarci cauti sebbene secondo Fabrizio Corona non ci siano dubbi: il caso di Fagioli non solo era noto nella società bianconera, ma addirittura hanno provato a pulire tutto omettendo di denunciare. Intervenuto a Sportitalia, Corona parla così: “Ho una notizia bomba la polizia è andata a Coverciano solo dopo che è venuta da me, altrimenti non sarebbe mai andata a colpo sicuro, non lo avrebbero fatto prima della partita della Nazionale Se Tonali e Zaniolo sono andati via da Coverciano è perché evidentemente è vero. Sto andando a prendere le prove dalla fonte zero: non sono coinvolti solo loro due”.
“La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia non l’ha portato in Tournée e ha cercato di pulirlo, omettendo di denunciare. Questo è un reato da retrocessione. Sto facendo un’inchiesta pulita al pari della Magistratura – prosegue Corona – . Non sono coinvolti arbitri e allenatori. Se dovessero ammazzarmi sarei contento: sarebbe la fine di una storia bruttissima”. Analizzando ciò che è stato detto e facendo un salto indietro nel tempo possiamo vedere come effettivamente la Juventus aveva comunicato che Fagioli non avrebbe preso parte alla tournée a causa di una tonsillite. Per ora si sa solamente che Fagioli ha ammesso di aver scommesso su partite di calcio, dinamica proibita dal regolamento ma che metterebbe nei guai solamente l’ex Cremonese mentre la società Juventus non verrebbe sanzionata in alcun modo.