È tornato il Caimano. È Berlusconi che ha in mano le carte migliori per gestire pro domo sua la crisi di governo. Nelle lunghe ed indigeribili telefonate (indigeribili per Salvini) propiziate da una Licia Ronzulli (FI) più salviniana che mai, Silvio ha dettato le sue condizioni.
Matteo, vuoi la garanzia di arrivare fino alle urne? Devi ottenerla al Senato dove comando io e, se voglio, posso fare strame dei regolamenti per cucinare non solo i 5 Stelle ma anche un disperato Matteo Renzi.
Vuoi il governo? Ci arrivi se io faccio da garante per te in Europa (millantando) e soprattutto se convinco Putin a far arrivare notizie che fughino ogni dubbio sul Russiagate in salsa padana.
E queste ultime non sembrano millanterie, se si fa il conto di quanto tempo il russofono e fedelissimo di Silvio, Valentino Valentini, ha passato al telefono in questi giorni.
Vuoi la vittoria alle elezioni e diventare presidente del Consiglio? Annuncia prima del voto al Senato che il centrodestra correrà unito e che Silvio Berlusconi sarà ministro dell’Economia o degli Esteri del prossimo governo.
Prendere o lasciare. Esponendosi al neo-Nazareno Grillo-Renzi.
Il Caimano è tornato. Dalle parti del Blog già pensano di mettere da parte il mite Conte per lasciare mano libera a Piercamillo Davigo.