Puntare sull’innovazione e la modernità. È questa la chiave su cui l’economista Giovanna Iannantuoni, 53 anni, rettrice dell’Università di Milano Bicocca, e neo-presidente della Crui (la Conferenza dei rettori delle università italiane) vuole incentrare il rilancio degli atenei italiani. Proprio perchè ospitano i giovani, le università, secondo Iannantuoni, devono riuscire a stare al loro passo, senza peccare di immobilismo e antichità come invece stanno dimostrando. Questo è quanto ha dichiarato la stessa nel corso dell’intervista resa a Il Giornale.
Sono dunque 3 i pilastri su cui muoversi secondo la rettrice: innovazione, semplificazione e riforma della didattica, riportando il sistema accademico al centro del dibattito. “Il 2024 può segnare un nuovo assetto di governance. Siamo regolati da una legge ormai datata, la Gelmini 240/2010, fuori c’è un mondo che galoppa e la pandemia ha segnato un prima e un dopo. La riforma di allora va rivista in funzione dell’oggi“. Questo il commento dell’economista
IL RILANCIO DEGLI ATENEI: DA DOVE PARTIRE
Iannantuoni ha spiegato, punto per punto, gli step da affrontare per migliorare il comparto universitario. Un primo aspetto da cui partire è il sistema di valutazione, “fiaccato da troppa burocrazia”. In secondo luogo la didattica, che “deve essere più olistica, coltivata in un ambiente il più multidisciplinare e internazionale possibile“. Come terzo punto l’economista ha poi affermato: “dobbiamo lavorare di più sull’attrattività di studenti e ricercatori stranieri anche in vista dell’inverno demografico che avrà le sue prime ripercussioni sull’università dal 2027“.
Sul basso numero dei laureati in Italia Iannantuoni ha poi spiegato come sia importante lavorare sempre più sull’attrattività e sulla comunicazione con i più giovani per ovviare a questa criticità. Le nuove generazioni devono saper comprendere l’importanza della conoscenza iniziando a frequentare gli ambienti universitari già verso la fine del percorso di studi secondario.