L’iniziativa di Joe Biden, favorevole alla revoca dei brevetti per i vaccini anti Covid, ha scatenato reazioni diverse in tutto il mondo. Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto completamente d’accordo, la Russia è pronta a sostenere l’idea, ma Angela Merkel invece è contraria. Secondo una portavoce della Cancelleria, si tratta di una decisione che non avrebbe effetti significativi sulla produzione: «La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro». Una tesi sostenuta anche da BioNTech, che produce con Pfizer il vaccino: «I brevetti non sono il fattore limitante della produzione e dell’approvvigionamento del nostro vaccino. Non aumenterebbero la produzione mondiale né l’approvvigionamento delle dosi di vaccini nel breve e medio termine». Altrettanto netto è Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer, il quale si è detto «per nulla» favorevole alla rimozione dei brevetti sui vaccini anti Covid. Sulla vicenda ha preso posizione anche Farmindustria con una nota: «La tutela del brevetto è fondamentale sia per affrontare questa pandemia che ha travolto il mondo intero sia per gestire al meglio i farmaci allo studio».
Le dichiarazioni e iniziative internazionali volte a ridurre o annullare la tutela dei brevetti sono per Farmindustria motivo di preoccupazione. «I vaccini contro il Covid 19 sono arrivati con tanta celerità grazie anche alla proprietà intellettuale. Senza, infatti, la spinta dei brevetti alla ricerca e alla produzione, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale». Gli industriali del farmaco sostengono che così non si risolve il problema della disponibilità dei vaccini: «Produrre un vaccino sia un processo industriale complesso, che richiede ingenti investimenti, tecnologie avanzate, trasferimento tecnologico, impianti ad hoc, macchinari dedicati, personale altamente qualificato, un’expertise consolidata». Per le aziende farmaceutiche si rischia l’effetto opposto: «Dirottare risorse, materie prime verso siti di produzione meno efficienti. E potrebbe determinare l’aumento della contraffazione a livello globale». (agg. di Silvana Palazzo)
BIDEN APRE A REVOCA BREVETTI VACCINI COVID
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, si dice favorevole alla revoca dei brevetti per i vaccini anti-covid, di modo da permettere una diffusione massiccia dei sieri, soprattutto in ottica Paesi poveri. A farlo sapere nelle scorse ore è stata Katherine Tai, rappresentante Usa per il commercio, che ha spiegato: “L’amministrazione crede fortemente nelle protezioni della proprietà intellettuale – le sue parole riportate dai colleghi di RaiNews – ma per porre fine a questa pandemia sostiene la revoca di queste protezioni per i vaccini contro il Covid-19″. Non sarà comunque semplice arrivare all’obiettivo in tempi brevi: “Questa è una crisi sanitaria globale – ha aggiunto ancora la Tai – e le circostanze straordinarie della pandemia di Covid-19 richiedono misure straordinarie. Lo scopo dell’amministrazione è quello di fornire il maggior numero di vaccini sicuri ed efficaci a quante più persone il più velocemente possibile”. L’annuncio della presidenza Biden è giunto dopo che la direttrice generale del Wto, l’organizzazione mondiale del commercio, Ngozi Okonjo-Iweala, ha tenuto una riunione a porte chiuse con alcuni ambasciatori, d’accordo sulla necessità di avere un accesso più ampio ai trattamenti per il covid, così come riferito da Keith Rockwell, portavoce della stessa Wto.
IL COMMENTO DI SPERANZA E DELLA VON DER LEYEN
L’organizzazione dovrebbe riunirsi entro la fine di questo mese per riesaminare la questione, prima di una riunione formale che si terrà fra l’8 e il 9 giugno prossimi. La decisione di revocare i brevetti dai vaccini covid è stata accolta con piacere da numerosi esponenti politici mondiali, fra cui anche il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che attraverso Facebook ha commentato: “Un grande Biden appoggia la proposta di sospendere i brevetti vaccinali. Una notizia che cambia il mondo. Una vittoria per tutti coloro che, tra tanti mugugni di chi non capisce l’esigenza di cambiare tutto, hanno appoggiato la campagna internazionale per realizzarlo”. Sulla vicenda è quindi intervenuto anche il ministro della salute Speranza, che sempre attraverso Facebook ha commentato: “La svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti. Anche l’Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme”. Ha teso la mano a Biden anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: “L’Europa è l’unica regione a esportare vaccini su larga scala – le sue parole intervenendo presso la decima edizione di State of the Union – l’Ue è anche pronta a discutere ogni proposta per affrontare la crisi in modo pragmatico. Ed è il motivo per cui siamo pronti a discutere le modalità della proposta americana per la revoca della proprietà intellettuale sui vaccini”.