Serviranno 7-15 mesi per il ritorno alla normalità secondo Giovanni Rezza. Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute oggi è intervenuto in audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato per fare il punto sui vaccini Anti-Covid ed ha citato un modello matematico messo a punto grazie all’Iss e alla Fondazione Bruno Kessler: «Se assumiamo che il vaccino protegga dall’infezione e che l’iniezione protegga almeno per due anni, vaccinando 240 mila persone al giorno riusciremo in 7-15 mesi a tornare alla normalità».
Nel corso del suo intervento, Giovanni Rezza ha sottolineato che sarà possibile contenere la pandemia da Covid-19 solo attraverso un numero di vaccinazioni elevato e mantenendo il contenimento. Ma non solo. L’esperto ha annunciato nuove raccomandazioni ad interim sui gruppi target a cui offrire con priorità la vaccinazione anti-Covid. Tra questi potrebbero rientrare caregiver, genitori di bambini immunodepressi e ospiti di comunità, malati di mente e portatori di handicap.
REZZA: “VARIANTI? SERVE UNO SFORZO”
Giovanni Rezza in audizione ha specificato che l’aggiornamento delle indicazioni delle categorie da vaccinare prevederanno maggiore flessibilità, ricordando che non può esserci un piano vaccinale perfetto «ma quello che serve è un’accelerazione fortissima della campagna vaccinale». L’esperto si è poi soffermato sull’emergenza varianti, sottolineando che è essenziale contenere quelle più pericolose e mitigare l’andamento della pandemia così da proteggere la campagna di vaccinazione. «Non possiamo distrarre nel rincorrere il virus le forze che vanno impegnate a vaccinare», il monito di Rezza, che ha messo in risalto l’importanza di fare uno sforzo adesso per avere in effetto positivo tra pochi mesi.