Via libera alla riapertura delle discoteche. Il Comitato tecnico scientifico fa scattare il semaforo verde, ma ha fissato anche le condizioni: bisognerà avere il green pass per accedervi. Questo il parere che il Cts trasmetterà nelle prossime ore al governo. Nel frattempo, si stanno mettendo a punto alcune condizioni. Ad esempio, si potrà ballare solo nelle discoteche all’aperto, inoltre la capienza dovrebbe essere ridotta. Lo riporta il Corriere della Sera, spiegando che la parola spetta al governo, che dovrà decidere la data della riapertura. Il sottosegretatio alla Salute Andrea Costa aveva ipotizzato il 10 luglio come possibile data, invece i gestori avevano chiesto di ripartire dal 1 luglio. Ci sono però molti obblighi da rispettare, motivo per il quale appare probabile che si arrivi al secondo weekend di luglio.



L’esigenza di una data certa per la riapertura delle discoteche è stata espressa anche da Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico. «Accolgo con soddisfazione l’indicazione del Cts per la riapertura delle discoteche nelle zone bianche. Una decisione che il Mise, accogliendo le legittime aspettative degli operatori del settore, ha sollecitato e promosso anche con una lettera al Comitato. Lunedì chiederemo di fissare una data per le aperture».



DISCOTECHE, LOCATELLI “RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE”

La riapertura delle discoteche può scatare in zona bianca. In merito alle indicazioni, Repubblica fornisce ulteriori anticipazioni. Ad esempio, il Comitato tecnico scientifico avrebbe fissato come paletti, oltre al green pass (certificato di guarigione o di vaccinazione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti), anche l’obbligo di mantenere i contatti dei clienti per 14 giorni così da consentire il tracciamento in caso di bisogno. «Riapriranno con il green pass e con raccomandazioni specifiche. La data spetta al governo», la conferma di Franco Locatelli, coordinatore del Cts, a Repubblica. Dunque, ora spetta al ministro della Salute Roberto Speranza firmare l’apposita ordinanza e fissare una data che potrebbe anche essere quella del 3 luglio o del 10. Nei prossimi giorni si lavorerà ad un nuovo protocollo. I rappresentanti delle sale da ballo, ad esempio, chiedono che non venga ridotta la capienza e si offrono di eseguire i tamponi all’ingresso dei clienti.

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