La riapertura della scuola avverrà il 14 settembre? Questa è la proposta che il ministero dell’Istruzione invierà alle Regioni. In una nota, il dicastero guidato da Lucia Azzolina, ha precisato: “Il Decreto Scuola, recentemente convertito in legge, stabilisce che dal primo di settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti. Per quanto riguarda invece l’inizio ufficiale delle lezioni, come già specificato nella giornata di ieri, la decisione dovrà essere presa insieme alle Regioni, a cui sarà proposta la data di lunedì 14 settembre, con l’obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile”. Era stato lo stesso ministero dell’Istruzione, nelle scorse ore, a bollare come “prive di fondamento” le indiscrezioni riguardanti l’avvio del nuovo anno scolastico per mercoledì 23 settembre. (agg. di Dario D’Angelo)
RIAPERTURA SCUOLA, LE PAROLE DEL SOTTOSEGRETARIO DE CRISTOFARO
L’incertezza regna sovrana in merito alla data di riapertura delle scuole. Nelle scorse ore si è ipotizzato la data del 23 settembre per la ripresa dell’anno scolastico, ma il Miur ha smentito seccamente questa data. La ministra Azzolina ha ipotizzato nelle scorse settimane un nuovi inizio dal primo settembre, ma secondo alcune Regioni sarebbe meglio ripartire dopo il 10. C’è poi da fare i conti con l’election day previsto per il 20 e il 21 settembre, altro appuntamento che va ad intralciare l’inizio del nuovo anno scolastico. A riguardo il sottosegretario all’Istruzione Giuseppe De Cristofaro aveva affermato a Il Fatto Quotidiano: “Ci ragioneremo nelle prossime ore, ma quest’ ipotesi c’è. Sicuramente una data che non aiuta a riaprire le scuole la settimana prima e non avrebbe molto senso richiuderle dopo pochi giorni”. Sulla possibilità che gli studenti ritornino sui banchi di scuola a fine settembre, è intervenuto il segretario della Flc Cgil Francesco Sinopoli, che parlando a LaPresse ha esclamato: “Se pensano di riaprire dopo le elezioni non si rendono conto di ciò che stanno facendo agli studenti e alla scuola pubblica. Piuttosto individuassero le risorse necessarie alla ripartenza che al momento non ci sono se vogliamo rispettare il distanziamento ma soprattutto facciamo di questa necessità una occasione per rilanciare la scuola pubblica”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RIAPERTURA SCUOLE IL 23 SETTEMBRE 2020? MIUR FRENA
Il difficile anno scolastico si è da poco concluso ma già si pensa alla riapertura delle scuole: quando suonerà nuovamente la campanella? Sarà possibile fare presto ritorno in classe? Non mancano ad oggi le incognite su come sarà la scuola a partire dal prossimo settembre quando, Coronavirus permettendo, gli studenti italiani torneranno nelle aule scolastiche in vista un anno decisamente differente da quello vissuto. neppure sulla ripresa però, al momento, vi è alcuna certezza. Spetterà alle varie Regioni determinare il calendario scolastico. Quest’anno però la ministra Azzolina aveva proposto di ripartire già dal primo settembre con le lezioni di recupero di ciò che inevitabilmente è andato perso durante i mesi di didattica a distanza a causa della pandemia. A smorzare l’idea che senza dubbio piaceva alle famiglie sono state però le regioni che vorrebbero tenere le date già previste. Non mancano così le varie ipotesi sulla data di riapertura delle scuole, come emerso da Corriere della Sera secondo il quale la scuola dovrebbe ripartire tra il 10 ed il 15 settembre. Il nodo delle elezioni amministrative, tuttavia, ha portato a far ipotizzare una terza data, quella del 23 settembre 2020.
RIAPERTURA SCUOLE IL 23 SETTEMBRE 2020: LE IPOTESI
Se sarà confermata l’ipotesi di tenere le elezioni al 20 settembre, dunque, le scuole potrebbero riaprire non prima del prossimo 23 settembre. A sollevare il caso sono stati diversi politici tra cui i governatori del Veneto Luca Zaia e della Liguria Giovanni Toti. Se però entrambi hanno sollevato ragioni di natura politica, non mancano osservazioni su problemi reali legati alle scuole. Con le regole di distanziamento e pulizia previste come misure anti-Covid, è possibile che le scuole debbano chiudere non il venerdì pomeriggio come succede ora e riaprire il martedì successivo, ma che addirittura si potrebbe tornare in classe solo il mercoledì o giovedì prima del voto per riprendere le lezioni non prima di mercoledì. Questo porterebbe all’ennesimo paradosso: riaprire le scuole dopo 6 mesi il 15 settembre per richiuderle dopo tre giorni. Alla luce delle svariate ipotesi, tuttavia, come riferisce TecnicadellaScuola è intervenuto il Ministero dell’Istruzione per fare chiarezza: “Con riferimento alle possibili date di inizio dell’anno scolastico 2020/2021 riportate da alcuni organi di stampa, il Ministero dell’Istruzione precisa che non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito. Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono, quindi, infondate e premature”. Il Miur ha aggiunto inoltre che “Sulla definizione del calendario scolastico è in corso un confronto con le Regioni. Ogni notizia ufficiale verrà comunicata, come sempre, dal Ministero, tramite i propri canali istituzionali”.