Riapertura scuole Milano, gli studenti si apprestano al rientro in aula dopo le feste di Pasqua. L’Ats della città lo scorso 25 marzo ha contattato i dirigenti scolastici per aggiornare le regole anti contagio stabilite da Regione Lombardia. Come evidenziato dai colleghi di Repubblica, disposte misure più stringenti in caso di contagiati, tenendo conto dell’allarme varianti. Ma non solo: è stato stabilito in quali casi l’Ats può sancire la chiusura di un istituto.
Una delle prime novità in vista della riapertura delle scuole a Milano riguarda i contatti stretti: in base alle nuove disposizioni, per la ricerca dei contatti stretti si considerano i due giorni precedenti dalla data del tampone o dalla data di inizio dei sintomi dell’infezione. Ma non è tutto: in caso di contagio con variante, la ricerca va estesa a quattordici giorni antecedenti la data del tampone o la data di inizio dei sintomi dell’infezione.
RIAPERTURA SCUOLE MILANO: LE NUOVE REGOLE
In vista della riapertura delle scuole a Milano, l’Ats ha stabilito che la durata della quarantena è di 14 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo ed è previsto un tampone anti-Covid al termine del periodo. Per quanto concerne il tampone, in caso di variante è previsto un tampone molecolare e non antigenico. Cosa accade in caso di alunno positivo? Le nuove regole stabiliscono che gli studenti sono considerati contatti stretti, mentre gli insegnanti – se hanno rispettato le misure di sicurezza – possono continuare a lavorare. In caso di docente positivo, gli alunni sono considerati contatti a prescindere dal rispetto delle norme di sicurezza. In caso di secondo caso positivo tra gli insegnanti, tutti i docenti della classe (o delle classi) sono considerati contatti stretti e sono tenuti al rispetto della quarantena. Per quanto riguarda i cluster, Ats valuterà la sospensione delle attività in presenza di volta in volta in base alle caratteristiche del focolaio, che scatta nei plessi scolastici in cui il 30% delle classi sia coinvolta da almeno un caso di Covid-19. La sospensione avviene di “default” nelle scuole dove il 50% delle classi sia coinvolta da almeno un infettato: scatta la quarantena anche per gli studenti delle classi non interessate dai casi.