Tiene banco in questi giorni che ci portano alla ripartenza del primo campionato nazionale anche la questione della riapertura degli stadi: vi è infatti grande attesa perchè possano tornare al più presto i tifosi negli impianti sportivi a sostenere i propri beniamini in questo finale di stagione. Dopo infatti l’appello lanciato prima alcuni giorni fa dal numero 1 della Juventus Agnelli, il tema, già tema di discussione in altre parti d’Europa dove pure il calcio sta ripartendo dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, è ora centrale anche per le alte sfere del calcio italiano. Tanto che dopo la parziale apertura fatta anche da alcuni esponenti del governo solo ieri, è tornato sull’argomento anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Il numero 1 della Federcalcio infatti questa mattina, raccontando sulle colonne de Il Mattino della ripartenza della Serie A, pure ha espresso i suoi “auguri” affinché la riapertura degli stadi possa arrivare il prima possibile. Gravina ha infatti dichiarato: “Rivedere in estate i tifosi allo stadio? Me lo auguro. Migliorando l’andamento dei contagi, spero si possa consentire l’accesso parziale agli impianti di calcio. Sarebbe una straordinaria iniezione di fiducia e di entusiasmo”.



RIAPERTURA STADI, RICCIARDI: “TEORIA GIA’ POSSIBILE IN ALCUNE REGIONI”

Poche parole dunque dal numero 1 della Federcalcio ma pure molto significative in questo momento così delicato per la ripartenza del calcio e dell’intero paese dopo la pandemia. E che pure trovano importante riscontro anche nelle ultime dichiarazioni fatte sempre sulla riapertura degli stadi anche dal professor Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute e rappresentante italiano al Consiglio dell’OMS. Proprio Ricciardi questa mattina infatti, ai microfoni di Rai Radio 2 ha infatti dichiarato:. “Tifosi allo stadio? Teoricamente si potrebbe già aprire. Abbiamo zone a zero casi da diversi giorni”. Ma spiegando meglio il concetto, lo stesso Ricciardi ha poi aggiunto sulla questione della riapertura degli stadi: “In qualche Regione teoricamente si potrebbe già fare. Queste manifestazioni non possono prescindere dalle misure di sicurezza e farle rispettare a migliaia di persone è difficile”. Il professore ha poi precisato che ovviamente il tutto è al monento son un’ipotesi, che sarà vagliata solo quando la “circolazione del virus sarà ridotta ai minimi termini”. Pure è vero che anche in questi giorni, in molte regioni italiane i numeri legati alla pandemia sono più che positivi: staremo a vedere.

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