Frenata sulla possibile riapertura degli stadi. L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus impone cautela nella gestione di una situazione complessa come quella attuale. Proprio in riferimento agli eventi sportivi è stato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, a frenare sulla possibile riapertura, trovando appoggio nelle parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per l’ISS, dunque, non ci sarebbero ancora le condizioni per considerare la riapertura delle strutture sportive al pubblico: “Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio“, afferma Silvio Brusaferro. Anche se alcune regioni sembra stiano andando in una direzione opposta, basti pensare all’accordo stretto tra la Regione Piemonte e la Juventus per la riapertura dello Stadium. Si ipotizza una capienza massima di 3000 persone, anche se nulla è stato ancora confermato. “Anche chi ha bassa carica virale però può contagiare. Dunque non si può prescindere da comportamenti corretti a cominciare dalla quarantena”, ribadisce Brusaferro a Il Corriere della Sera, ricordando l’importanza delle norme anti-contagio.
RIAPERTURA STADI, CONTE FRENA “INOPPORTUNA”
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, come detto, si è accodato alle dichiarazioni espresse da Silvio Brusaferro, escludendo, almeno per il momento, la riapertura al pubblico degli stadi: “Per quanto riguarda me, le manifestazioni in cui l’assembramento è inevitabile, come all’ingresso e all’uscita, non è opportuna”, ha detto. Nel suo intervento alla festa del Fatto Quotidiano, Giuseppe Conte ha quindi espresso un parere negativo sull’ipotesi di rivedere gli spettatori sugli spalti di Serie A.