Nuovo scontro sull’annoso tema delle riaperture, in attesa di capire come cambierà il colore delle regioni italiane in relazione alle nuove fasce di rischio e all’andamento della campagna vaccinale. Nello studio di Coffee Break, il talk show mattutino di approfondimento politico su La7, seppure in collegamento è andato in scena un acceso dibattito tra la scrittrice Antonella Boralevi e Augusta Montaruli, deputata eletta tra le fila di Fratelli d’Italia. La 67enne giornalista e conduttrice televisiva toscana, da mesi oramai attenta alle tematiche scientifiche legate alla pandemia, ha incalzato l’esponente politica in merito alla ripresa delle attività di esercizi commerciali e anche palestre, altro cavallo di battaglia del partito di Giorgia Meloni che, assieme a pochi altri parlamentari, è di fatto l’unico a stare all’opposizione del Governo Draghi.
“Sul tema delle riaperture vorrei dire all’onorevole di Fratelli d’Italia che capisco serva fare un’azione di propaganda su questo tema, specialmente quando si è all’opposizione…” la stilettata della scrittrice a cui la Montaruli ha replicato spiegando che queste tesi andrebbero però esposte anche a tutti i ristoratori penalizzati dalle chiusure degli ultimi mesi. “Le riaperture sono un dato certo col nuovo governo di unità nazionale” è il tasto su cui batteva la Boralevi che poi ha spiegato come mai, a suo dire, sarebbe importante procedere con gradualità.
BORALEVI VS MONTARULI: POLEMICA A “COFFEE BREAK SULLE RIAPERTURE”
“Il virus non l’ha inventato il Governo Draghi e come sappiamo ha una latenza di tre settimane: quindi si tratta di vedere piano piano come si procede” ha proseguito la scrittrice, toccando poi il tema dello sport e delle palestre, caro alla sua interlocutrice. “Studio molto da un anno e mezzo le riviste internazionali e sarebbe pericoloso: il virus si trasmette con l’aerosol e questo è più potente con lo sport rispetto a quando si parla” ha aggiunto, suggerendo che il problema nelle palestre è quello di respirare l’aria emessa dagli altri. “E magari potrebbe esserci anche un super spreader…”.
Argomentazioni a onore del vero inoppugnabili che tuttavia non hanno convinto la deputata meloniana che, all’affermazione secondo cui il governo Draghi dovrebbe stanziare delle somme per rendere “safe” non solo le palestre ma l’attività lavorativa di tanti altri ambiti, ha replicato sostenendo pure lei a buon diritto che dei protocolli di sicurezza erano già stati approvati a suo tempo: “Poi però sono stati subito chiusi” ha aggiunto la Montaruli riferendosi ai vari esercenti, mentre nel dibattito si inseriva anche Luca Telese e la Boralevi ribatteva che, nel frattempo, i protocolli di cui si parlava sono stati nuovamente cambiati.