Le riaperture fanno discutere ma in modo diverso da nazione a nazione. In Italia il dibattito verte soprattutto sul coprifuoco e si teme che siano scattate presto (il 26 aprile ma in zona gialla) rispetto alla situazione epidemiologica. Ma come funziona all’estero? In Francia le riaperture scattano il 19 maggio, ma il coprifuoco resta in vigore dalle 19 alle 6 del mattino. Dal 20 marzo, infatti, è stato anticipato di un’ora. Sarà comunque spostato gradualmente: dal 19 maggio comincerà alle 21, il 9 giugno alle 23, mentre dal 30 sparirà. Quindi, tra tre settimane si procederà con riaperture progressive di negozi non essenziali, dehors di ristoranti e bar, ma anche di luoghi culturali come cinema e musei, nel rispetto di alcuni vincoli sanitari.
Ad esempio, i tavoli esterni saranno limitati ad un massimo di 6 persone, invece musei, monumenti, cinema, teatri e sale di spettacolo possono riprendere con massimo 800 persone all’interno e mille all’esterno. Dalla prossima settimana sarà revocato il divieto degli spostamenti all’interno della Francia. Lunedì, invece, hanno riaperto le scuole.
RIAPERTURE IN EUROPA: GLI ALTRI CASI
Le riaperture sono scattate prima nel Regno Unito. In Inghilterra e Galles dal 12 aprile hanno riaperto negozi e pub. Qui la riapertura è totale, non c’è coprifuoco serale, ma c’è divieto di assembramenti. La Scozia, invece, ha aspettato il 26 aprile, invece in Irlanda del Nord scattano oggi. In Germania invece ha approvato il cosiddetto “freno d’emergenza” fino al 30 giugno. Con 100 nuovi casi per 100mila abitanti scattano chiusure per 3 giorni di seguito per negozi, strutture per il tempo libero e il coprifuoco dalle 22 alle 5; da 150 casi chiudono anche i piccoli esercizi, da 165 anche scuole e asili nido. In Spagna le restrizioni sono decise su base regionale, ma il premier Pedro Sanchez ha annunciato che non rinnoverà lo stato d’allarme per la pandemia in scadenza il 9 maggio. Da qualche settimana bar e ristoranti hanno riaperto, ma è in vigore il coprifuoco dalle 23 alle 6. La regione di Madrid, invece, è sostanzialmente aperta da ottobre, infatti il numero di casi e ricoveri sta salendo. In Portogallo negozi e centri commerciali sono aperti fino alle 21, bar e ristoranti fino alle 22.30. Spostiamoci fuori dal Vecchio Continente per il caso Russia, dove c’è totale libertà e non vi è neppure il coprifuoco.