Quali saranno le regole per le riaperture con l’avvio della Fase 2 che segnerà la fine – anche se progressiva – della quarantena da Coronavirus in Italia? Tutto avverrà per gradi con una data chiave già ampiamente indicata dal governo e che sarà quella del 4 maggio. In attesa della conferma ufficiale da parte del premier Giuseppe Conte – alla luce del parere della task force e delle indicazioni del comitato tecnico scientifico, nonché degli enti locali – è già stato realizzato un calendario delle riaperture legate alla cosiddetta Fase 2: quattro lunedì scandiranno le ripartenze dopo il lockdown. Tutto, come sempre, dipenderà dall’andamento della curva di contagi che potrebbe eventualmente portare ad un rallentamento del programma. A Palazzo Chigi non mancano intanto le forti pressioni da parte di tutte le categorie produttive. Le associazioni nazionali che rappresentano la filiera delle costruzioni, oltre 600 mila aziende e due milioni di occupati hanno ribadito di essere “pronti a ripartire”. Un pressing che riguarda anche le imprese che si occupano della produzione di materiali da costruzione, arredamento e finitura. Intanto, in merito alle prime riaperture, qualche debutto è previsto già per la fine di aprile e precisamente dal 27. Tutto avverrà però in modo progressivo, nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
RIAPERTURE IMPRESE E UFFICI FASE 2: COME AVVERRANNO, LE NUOVE REGOLE
Salvo intervento dei sindacati, le prime riaperture previste per il 27 aprile riguarderanno le fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. Dal 4 maggio, poi, è previsto il via libera per tutti i cantieri e con essi anche le industrie del tessile e della moda potranno ripartire. Se la curva dei contagi non riserverà brutte sorprese sarà la volta delle vendite al dettaglio, previste per il prossimo 11 maggio: riapriranno quindi negozi di abbigliamento, calzature e tutte quelle attività finora coinvolte dal blocco. Bar e ristoranti riapriranno dal 18 maggio con regole ferree: un metro di distanza dal bancone, due metri tra un tavolo e l’altro, mascherine e guanti per i camerieri. L’atteso programma del governo relativo alle riaperture e reso possibile grazie all’aiuto della task force per la Fase 2 prevede un set di nuove regole per la ripartenza di imprese, uffici e negozi. Vittorio Colao ha già illustrato al governo i punti fondamentali del lavoro dei suoi esperti.
In attesa di conoscere ufficialmente il piano che illustrerà tutti i cambiamenti, ci sono le linee guida contenute in un documento tecnico dell’Inail sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus nei luoghi di lavoro e sulle strategie di prevenzione, sulla base del quale si è svolto il lavoro della task force incaricata dal governo. Esso contiene le varie misure organizzative legate alla rimodulazione di spazi e postazioni di lavoro, dell’orario e dell’articolazione in turni, dei processi produttivi da adottare con la partenza della Fase 2. Lo smart working resterà la soluzione da privilegiare ove possibile. Negli spazi di lavoro sarà indispensabile rispettare il distanziamento sociale. Si potranno quindi organizzare spazi per lavoratori che non necessitano di particolari strumenti o attrezzature o che possono lavorare in autonomia. Previsto anche uno scaglionamento con turni diversi di entrata ed uscita rispetto agli orari. Saranno da limitare al massimo tutti gli spostamenti all’interno di imprese e uffici e le riunioni saranno solo in videoconferenza. Tra le altre regole di prevenzione e protezione anche la sanificazione periodica degli ambienti e delle aree comuni nonché l’uso di mascherine in tutti gli spazi.