E’ possibile riammalarsi dopo essere guariti una prima volta dal Coronavirus? Ad una giovane donna milanese di origini cinesi è successo davvero, come riporta Il Fatto Quotidiano. Il suo è considerato il primo caso di ricaduta  in Italia di Covid-19. La donna era stata ricoverata una prima volta dopo essere risultata positiva al Coronavirus. Successivamente dopo i due consueti tamponi di controllo, entrambi negativi, era stata considerata guarita e quindi dimessa. Dopo circa 10 giorni però, il virus sarebbe nuovamente tornato con la consueta febbre, seppur non elevata, e tosse. A confermarlo il nuovo test che ha evidenziato la nuova positività. Zeno Bisoffi, direttore del dipartimento Malattie Infettive e tropicali dell’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona lo ha definito un “caso raro”, nonché l’unico capitato da loro. “Per quanto ne sappiamo solo in Cina sono state descritte alcune eccezioni simili”, ha spiegato. La donna si trova ancora ricoverata nella struttura sanitaria accreditata alla Regione Veneto in uno dei 100 posto del reparto Covid dell’ospedale, 14 dei quali in terapia intensiva. Il suo non è fortunatamente tra i casi considerati gravi, clinicamente sta meglio ma il suo caso è emblematico.



RICADUTA CORONAVIRUS, DONNA GUARISCE MA SI RIAMMALA: POSSIBILI IPOTESI

Sul caso della donna guarita e che si è ammalata nuovamente di Coronavirus, Binoffi ha commentato: “Sono in corso le analisi sul genoma virale, solo quando avremo gli esiti ne sapremo di più”. La prima volta che ha scoperto di essere malata era il 4 marzo ed all’epoca aveva scelto di essere curata proprio in quell’ospedale. Dopo l’ingresso al pronto soccorso e il consueto tampone scattò subito il protocollo previsto in caso di Coronavirus con il conseguente ricovero. Per una settimana il suo quadro non è mai peggiorato, fino alle dimissioni: “L’ abbiamo dimessa non prima di aver eseguito i due tamponi previsti, che ne hanno confermato la guarigione”, ha spiegato Bisoffi. Ma la febbre è tornata ed anche il nuovo ricovero è stato inevitabile, esattamente 20 giorni dopo il primo. Il nuovo tampone ha confermato la positività al Covid-19. I motivi della recidiva possono essere molteplici. Bisoffi avanza alcune ipotesi: la prima “è che il virus appartenga a un ceppo virale diverso, anche se dobbiamo attendere gli esami sui due genomi: quello del primo ricovero e quello del secondo”. Un’ipotesi tuttavia improbabile, come ribadisce l’esperto. Più probabile un’altra ipotesi basata sull’esperienza clinica: è possibile che i tamponi eseguiti durante il primo ricovero, prima delle dimissioni, non abbiano rilevato la positività perché la donna aveva una carica virale talmente bassa da non essere individuata.

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