Una ricarica elettrica bruciando legna, senza impattare sull’ambiente? I macchinari elettrici stanno diventando sempre più popolari nella battaglia contro il cambiamento climatico, ma quando si parla di gestione forestale, ad esempio, servono soluzioni pratiche per ricaricare i macchinari elettrici lontano dalle fonti di energia tradizionali. Ecco, la soluzione potrebbe essere in arrivo. Un caricatore alimentato a legna per veicoli elettrici: è il dispositivo a cui stanno lavorando Volvo (Volvo CE) e Rolls-Royce per semplificare la fornitura di energia in quei cantieri remoti e consentire la ricarica di veicoli elettrici, attrezzature da costruzione e utensili portatili. Si chiama BioCharger e per realizzarlo stanno collaborando con Air Burners.



Il dispositivo sfrutta la tecnologia della tenda d’aria, che è un sistema a circuito chiuso che brucia legna e rifiuti in un processo efficiente. L’energia termica che viene generata poi viene convertita in elettricità e successivamente immagazzinata in un modulo di archiviazione della batteria chiamato Battery Storage Module (BSM). L’energia può essere usata per alimentare auto elettriche, attrezzature da cantiere e strumenti portatili direttamente sul luogo di lavoro, soprattutto in situazioni dove non è disponibile l’accesso a reti elettriche convenzionali. Questo dispositivo può essere indicato soprattutto per i cantieri dislocati in aree remote e boschive, dove non ci sono infrastrutture elettriche tradizionali. Come sottolineato da Brian O’Connor, presidente di Air Burners, BioCharger può essere, ad esempio, una soluzione pratica per la ricarica dei macchinari elettrici in contesti di gestione forestale.



RICARICA ELETTRICA ALIMENTATA CON LA LEGNA: IL PROTOTIPO

Il sistema a circuito chiuso a cui lavorano Volvo, Rolls Royce e Air Burners è in grado di ridurre in maniera significativa le emissioni dannose di particolato e gas serra rispetto alle tradizionali combustioni all’aria aperta. Basti pensare che negli Stati Uniti ogni anno ci sono oltre 70 milioni di tonnellate di rifiuti di legno, di cui oltre il 50% viene bruciato o decomposto, rilasciando in atmosfera appunto particolato e gas serra. Attualmente il dispositivo BioCharger è in fase di test con un prototipo dell’escavatore elettrico Volvo EC230 Crawler da 23 tonnellate. In caso di risultati positivi, questo dispositivo sarebbe una soluzione innovativa per fornire energia nei cantieri lontani dalle reti elettriche tradizionali.



Infatti, l’efficienza che sembra avere BioCharger e la sua tecnologia di abbattimento delle emissioni lo presentano come una valida opzione di ricarica in contesti in cui l’energia di rete convenzionale non è disponibile. Rolls-Royce si è occupata dello sviluppo di una stazione di ricarica EV da 450 kWh all’interno del BioCharger, usando il sistema di stoccaggio di energia della batteria mtu EnergyPack. D’altra parte, è importante valutare in maniera approfondita l’impatto ambientale complessivo, soprattutto riguardo alla raccolta e combustione di biomasse.