E’ iniziato nella giornata di ieri il processo ai danni di Riccardo Bossi, il figlio del noto senatore leghista Umberto. Secondo l’accusa, sarebbe stato violento con la madre, a cui lo stesso figlio aveva chiesto ospitalità dopo essere stato sfrattato. Per Malpensa24 quella convivenza sarebbe stata alquanto complicata, con continue richieste di denaro da parte del figlio al genitore, accompagnate da insulti e percosse (condizionale è d’obbligo= che avrebbero appunto spinto la madre del 45enne Riccardo Bossi a denunciarlo, arrivando fino al processo.



Al figlio del senatur vengono contestati fatti risalenti al 2016: nella prima udienza le parti hanno presentato le rispettive richieste di acquisizione prove, in vista dell’inizio vero e proprio del dibattimento che si terrà nelle prossime settimane. Diversi sarebbero gli episodi contestati all’imputato, che ha sempre rimandato al mittente ogni accusa, a cominciare da quella volte che lo stesso Riccardo Bossi avrebbe picchiato la mamma nella sua casa di Azzate, facendole poi sbattere la testa contro il muro. In un’altra situazione, invece, il genitore sarebbe fuggito di casa visto il clima teso che si era creato con il figlio.



RICCARDO BOSSI, AL VIA PROCESSO PER ACCUSE DI MALTRATTAMENTI ALLA MADRE: COSA È SUCCESSO

Malpensa24 sottolinea come per un filone della stessa vicenda, quello relative alle minacce alla madre, Riccardo Bossi era stato prosciolto in udienza preliminare, anche perchè la stessa mamma aveva deciso di ritirare la querela presentata in precedenza. In ogni caso, dopo questi fatti, la convivenza fra i due è cessata, così come emerso nella giornata di ieri in aula.

Il pubblico ministero ha chiesto l’esame dell’imputato e a questo punto lo stesso dovrà decidere se fornire la propria versione dei fatti in aula. Citata anche la persona offesa che al momento non si è costituita come parte civile nel processo. Di recente Riccardo Bossi era stato invischiato in un altro fatto increscioso, quello riguardante il presunto incasso del reddito di cittadinanza senza che lo stesso ne aveva diritto.