La storia della musica entra con delicata prepotenza nello studio di Domenica In: si siede al piano Riccardo Cocciante e la mente vola subito sulle note delle grandi colonne sonore che in 50 anni di carriera il cantautore ha amorevolmente regalato al pubblico, così come a sé stesso. “Com’ero 50 anni fa? Ero introverso, non pensavo di trasferire le mie idee così pubblicamente. La musica mi ha aiutato ad esprimere le cose che non riuscivo a tirar fuori nella vita”. Parte così Riccardo Cocciante, partendo dagli albori della sua passione per la musica che da giovanissimo viveva in maniera quasi intima, scrupoloso nel tenere per sé la passione per il canto piuttosto che mostrarsi agli altri.



“Mia zia era una pianista e ovviamente ad ogni festa che c’era volevano che io cantassi qualcosa; io volevo farlo ma non volevo essere osservato, quindi mi nascondevo e cantavo. Cantare è come un impegno, non è banalità; è qualcosa di profondo e non volevo che la gente mi vedesse in quella situazione”. Per Riccardo Cocciante, ad un certo punto, è stato però impossibile sottrarsi al richiamo del sogno: “Mi sono sempre detto che non sarei stato capace, che non avevo il fisico, che non avevo la voce: invece la musica è venuta da me, e l’ho dovuta accettare”. Il cantautore, prima di tornare a deliziare gli appassionati con musica e parole, ha rivelato un retroscena su una delle sue canzoni più iconiche: “‘Poesia’ è nata prima di tutte le altre canzoni, è stata lanciata prima da Patty Pravo e poi da me. L’ha cantata benissimo, è lei che l’ha davvero resa importante”.



Riccardo Cocciante e il successo ‘inatteso’ di ‘Bella senz’anima’: “Ero disperato…”

L’intervista tra musica e aneddoti di Riccardo Cocciante a Domenica In prosegue con un retroscena riferito alla sua canzone forse più iconica, più potente in termini emotivi. “…‘Bella senz’anima’ venne bocciata in radio, quindi non c’era nessuna possibilità di presentare il pezzo. La casa discografica mi venne in aiuto e mi propose di fare un giro promozionale e mi propose di far conoscere il pezzo nel finale delle serate. I disc jockey non volevano…”. Il cantautore ha poi raccontato: “Ero disperato perché mi dicevo: ‘Questo pezzo non avrà mai la fortuna di essere conosciuto dal pubblico’. Poi a fine estate mi chiamarono e mi dissero che ‘Bella senz’anima’ era prima in classifica. Come è stato possibile? Merito del pubblico, è sempre il pubblico”.

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