Riccardo Cocciante ospite della finale di Ballando con le Stelle 2022
Riccardo Cocciante torna in tv nelle vesti inedite di ballerino per una notte a Ballando con le Stelle 2022 di Milly Carlucci su Rai1. Un graditissimo ritorno quello del cantautore che sarà tra i protagonisti della trentesima edizione del Concerto di Natale, organizzato da Prime Time Promotion. “Questo è un momento di guerra, ma è importante avere fiducia nella pace, dare un messaggio di pace. Noi siamo musicisti e lo facciamo con la musica” – ha detto Cocciante dalle pagine del Corriere della Sera che per l’occasione condividerà il palcoscenico con Fiorella Mannoia, Jose Carreras, Gigi D’Alessio, Amy Lee degli Evanescence, Darin, Kayma, Jimmy Sax , Cristina d’Avena, Neri Marcorè, Hevia, Orietta Berti, Aka7even e tanti altri. Intanto il cantante è pronto a tornare con un nuovo disco di inediti come ha rivelato: “ho già pronti tutti i brani del mio prossimo disco, che dovrebbe uscire il prossimo anno”.
Che dire: Cocciante è prontissimo a tornare dopo tantissimi anni di silenzio musicale con un nuovissimo disco di inediti. “Io sono un impressionista. Sono impressionista per diverse ragioni. Le mie canzoni sono al 90% allegoriche, canto emozioni. Come un impressionista, tolgo la forma e lascio l’idea, concretizzata in musica e parole, con gli autori con cui lavoro” – ha detto parlando del suo modo di fare musica.
Riccardo Cocciante e “Quando finisce un amore”: “lo adoro”
Non solo, Riccardo Cocciante ha poi parlato di un brano a cui è molto legato: “Quando finisce un amore”. “lo adoro. All’epoca, quando si usciva con un disco, c’era un singolo che poteva schiacciare tutti gli altri pezzi, come se non esistessero più. Ho questa fortuna di avere due brani per ogni album: uno era il singolo e il secondo usciva per merito acquisito. Il pubblico lo ha eletto. Cerco sempre di fare così: molti pezzi sono usciti in maniera imprevista rispetto a quelli scelti dalla casa discografica. Un tempo, poi, si facevano i dischi, non solo le canzoni”.
Infine parlando di album ha sottolineato: “ogni disco voleva raccontare un momento della vita. Oggi sembrano più pezzi messi insieme, uno dietro l’altro, giusto per fare un album. Noi, quelli della mia generazione, cercavamo di creare un mondo ogni volta diverso”.