Riccardo Fogli alla Vigilia di Natale ha parlato del suo rapporto con la fede a Storie Italiane: “Ho fatto il chierichetto fino a quando non mi hanno cacciato perché ero troppo grande. Sono cresciuto all’oratorio, mia madre mi ha insegnato a pregare. Quando perdeva l’ago mi diceva di pregare e poi lo trovava”. Il cantautore e bassista dei Pooh ha svelato anche alcune sue abitudini legate al suo rapporto con la religione: “Prima di salire sul palco faccio il segno della croce, io sono pieno di insicurezze, poi sono anziano, quindi in diversi momenti della giornata mi ritaglio momenti di fede”.
A monsignor Paglia, ad esempio, Riccardo Fogli ha confidato lo stupore che provava a messa: “È uno spettacolo fantastico, ma mirato ad un risultato. Quando poi il parroco è capace di raccontare una parabola… io rimanevo incantato”. Ma non poteva mancare un ricordo di Stefano D’Orazio: “Noi fratelli Pooh ci salutavamo in modo particolare, lui aveva una fantasia estrema, c’era sempre qualcosa di speciale anche nelle cose semplici che sapeva fare. Ci manca, perché ti manca un fratello, un qualcosa di importante”.
La confessione di Riccardo Fogli sulla vaccinazione
“Siamo in un momento complicatissimo”, ha detto invece Riccardo Fogli a Storie Italiane in merito all’epidemia Covid. Ha spiegato di aver fatto la terza dose il 17 dicembre e di non averne parlato per un motivo preciso: “Succede che sei deriso perché sei vaccinato. Io credo nel vaccino e credo nella scienza. Sicuramente ora sui miei profili qualcuno mi offenderà, non va bene questo”.
Il musicista ha spiegato di “essersi beccato del cretino, scemo” dopo aver pubblicato una foto dopo la seconda dose. Allora Eleonora Daniele lo ha esortato invece a parlarne apertamente perché la sua è una testimonianza importante. “Devo dire che mi ha fatto un pochino male per 8-9 ore, non ho avuto febbre. Anzi ho avuto fame…”, ha raccontato Riccardo Fogli.