Riccardo Fogli è tra gli ospiti della nuova (sempre attesissima) diretta di Verissimo con l’apprezzata Silvia Toffanin che – come sempre – l’ha accompagnato in un cammino che è partito dalla lunga carriera al fianco dei Pooh, per poi arrivare fino alla vita privata grazie anche ad una ospite speciale, ovvero la figlia Michelle nata dalla relazione con Karin Trentini; il tutto – però – partendo ovviamente dall’infanzia di cui Riccardo Fogli ricorda che “eravamo molto poveri, come molte persone nel dopoguerra” al punto che “mio fratello aveva faticato a finire la terza media” e lui fu costretto ad iniziare a lavorare a “14 anni”.



“Ho fatto l’elettricista, il fotografo”, ricorda ancora Riccardo Fogli che fin da piccolissimo ha nutrito una profonda passione per il canto; ma prima di arrivarci ci tiene anche a ricordare la sua mammina, che descrive come “una santa donna, faceva sempre quadrare i conti e trovava sempre qualcosa da cucinare. Lei aveva un mito, il nostro vicino di casa ragioniere e avrebbe voluto che lo diventassi anche io, ma non c’erano i mezzi”, almeno fino a quando “un giorno mi disse che era dispiaciuta che non lo fossi diventato, le dissi ‘in due anni ti porterò il diploma’, ma lei – e si interrompe con la voce rotta – se ne andò di lì a poco“.



La vita privata di Riccardo Fogli: “Mio figlio Alessandro l’ho svezzato con i panini dell’Autogrill”

Dall’infanzia alla vita privata, per Riccardo Fogli il passo è stato breve ma prima di arrivata a Michelle e Karin ci tiene a ricordare l’arrivo di Alessandro, che “ha sconvolto la mia vita e mi ha costretto a fare delle scelte e far soffrire qualcuno” ma sempre con la consapevolezza che “stavo costruendo qualcosa attorno a lui” senza mai metterlo da parte per seguire la carriera musicale: “Lo portavo in tournée – ricorda – e l’ho svezzato con i panini dell’Autogrill ed oggi è alto e bello. Sono un papà felice” confessa con il cuore colmo di gioia prima di chiamare in studio la seconda figlia e la sua attuale compagna.



“Abbiamo fatto 14 anni di matrimonio”, racconta Riccardo Fogli parlando di Karin, che interviene subito per ricordare che “lo seguivo da quando ero piccola, ancor prima di conoscerlo” tanto che “mi portavo le sue foto a scuola, pure in gita”; mentre la piccola li descrive come “genitori molto bravi e pazienti, anche se mi costringe ad ascoltare la sua canzoni” confessando anche l’imbarazzo per il fatto che “ogni volta deve dire alle persone che mi fa i bacetti e lo rimprovero sempre”.