Riccardo Fraccaro è stato il “motivo” per cui il Governo Conte-bis ha avuto qualche ora di ritardo nel nascere ufficialmente con la salita al Colle del Premier incaricato: sul ruolo di Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è discusso per ore, con Di Maio e lo stesso Conte che non si dicevano concordi nella nomina da fare e poi approvare al primo Consiglio dei Ministri (in agenda domani, dopo il giuramento dei nuovi 21 Ministri del Governo Pd-M5s-LeU). Per il Presidente del Consiglio l’uomo giusto pare fosse Roberto Chieppa, segretario generale di Palazzo Chigi, mentre i 5Stelle spingevano per un uomo forte del Movimento a fianco del Premier: o Vincenzo Spadafora (ora finito a fare il nuovo Ministro dello Sport, ndr) o proprio Riccardo Fraccaro. La “battaglia” è stata vinta da Di Maio, con il nome dell’ex Ministro per la Democrazia Diretta e i Rapporti per il Parlamento che è finito nella nuova lista di Governo giallorosso. Succede a Giorgetti in quel ruolo “delicato” e dovrà stabilire un punto di contatto tra le due anime forti della maggioranza, quella grillina di cui fa parte con Di Maio e la sponda dem di Zingaretti-Franceschini: da schermo per Conte ma anche da “interno” ai 5Stelle per tenere forte la barra della maggioranza 5Stelle nel nuovo Governo Conte-bis.
CHI È RICCARDO FRACCARO, L’UOMO M5S A P.CHIGI
Nel 2010 Riccardo Fraccaro ha attivato il primo meet up a Trento, sua città d’adozione: ha 38 anni il nuovo Sottosegretario a Palazzo Chigi (diverrà ufficiale solo dopo la nomina del CdM di domani, ndr) fedelissimo di Luigi Di Maio, è uno dei cinque esponenti M5S che resta al governo. Nato a Montebelluna, in provincia di Treviso, Fraccaro si sposta in Trentino dove si è laureato in giurisprudenza. Sei anni fa l’avventura a Montecitorio, unico deputato M5s eletto in Trentino. Per il Movimento diventa anche portavoce del gruppo e segretario dell’ufficio di presidenza. Come spiega l’Ansa, Fraccaro è il vero promotore della democrazia diretta in casa M5s: non solo Rousseau, per il neo-Sottosegretario è necessario spingere verso l’impegno per cambiare le modalità del referendum prevedendo anche quello propositivo. Ha un passato da “gaffeur” politico, specie quando nel 2013 nel giorno della ricandidatura di Napolitano alla Presidenza della Repubblica scriveva su Facebook «Oggi è il 20 aprile, giorno in cui nacque Hitler. Sarà un caso, ma oggi muore la democrazia in Italia». Nuova gaffe fu fatta poi in seguito quando mise un annuncio – poi subito ritirato – «cercasi giornalista tuttofare», offrendo però di pagarlo meno di 3 euro l’ora.
FRACCARO E IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
Considerato “testa d’ariete” del Movimento 5 Stelle nelle battaglie anti-vitalizi e soprattutto taglio dei parlamentati, Riccardo Fraccaro passa dal ministero dei Rapporti con il Parlamento al ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dopo un braccio di ferro tra Conte e il M5s. Lo scorso 11 luglio al Senato Fraccaro ha sostenuto convintamente la legge sul taglio dei parlamentari, storica battaglia grillina di Beppe Grillo e Davide Casaleggio (di cui Fraccaro rappresenta un esponente di spicco all’interno dei big del Movimento, ndr). Con l’apertura della crisi di Gov erano da parte di Matteo Salvini, il Governo e il Parlamento si sono fermati nel proseguire la riforma ma nei 26 punti di programma unitario Pd-M5s spunta proprio al primo posto la legge sul taglio che sarà approvata nei prossimi mesi. Il Pd è favorevole a un intervento di taglio dei costi della politica ma in un quadro di riforma istituzionale più ampia, dunque ci sarà da lavorare e “mediare” per il nuovo Sottosegretario da dentro palazzo Chigi per poter giungere alla definitiva approvazione di uno dei capisaldi della sua carriera politica.