Riccardo Milani, 61enne regista e sceneggiatore romano, da oramai tanti anni non è solamente lo storici compagno dell’eclettica attrice nonché comica e imitatrice Paola Cortellesi ma forma con la showgirl capitolina (protagonista questa sera di una puntata monografica di Techetechetè tutta al femminile dedicata a lei come pure alla collega Virginia Raffaele) anche un fortunato sodalizio professionale dal momento che i due sono stati protagonisti sul set di alcune delle più fortunate pellicole prodotte dal cinema italiano. Come è noto, e d’altronde non poteva essere diversamente, i due si sono conosciuti proprio durante la lavorazione di uno dei primi film diretti dal regista romano, vale a dire “Il posto dell’anima” (2003): da lì è iniziata una frequentazione che ha portato a un lungo fidanzamento di nove anni prima che i due, nel 2011, decidessero di fare il grande passo e sposarsi. E dalla loro lunga storia d’amore nel 2013 è nata Laura, la primogenita per la Cortellesi mentre Milani era già diventato padre per ben due volte (ovvero di Chiara e Alice, nate dalla sua precedente relazione).



RICCARDO MILANI E PAOLA CORTELLESI COME SANDRA E RAIMONDO

Uniti quindi oramai da quasi 16 anni non solo dal punto professionale ma pure nella vita, Riccardo Milani e Paola Cortellesi sono stati protagonisti negli ultimi mesi di alcuni eventi in coppia e in cui hanno fatto, ovviamente con tono disincantato e quella verve ironica che li contraddistingue, anche luce sul loro rapporto di coppia. Infatti oltre a una recente diretta Facebook dove hanno risposto in esclusiva ai lettori di Vanity Fair, Milani e la sua compagna avevano partecipato tempo fa a una masterclass sul cinema proprio in quel di Roma e dove i due non avevano esitato a definirsi alla stregua di Sandra e Raimondo Vianello. In quella circostanza la coppia aveva scherzato sui rumors che li volevano in attesa di un secondo figlio e il regista aveva svelato un segreto del loro connubio non solo sentimentale ma pure professionale. “Io amo Paola perché non porta mai a casa i personaggi che interpreta sul set e poi perché lei non ha un attaccamento morboso al mestiere” ha raccontato Milani, pur ammettendo che quando si gira con lei ci sia molta condivisione e anche una bella collaborazione. Tranne in fase di sceneggiatura però dato che entrambi scrivono i copioni del film: “Quando siamo a metà script volano gli stracci e lì sono dolori…”.



LA LORO ULTIMA FATICA CINEMATOGRAFICA

E l’ultimo esempio di quanto sia stato fortunato nel corso di questi anni il loro connubio artistico non è solo “Come un gatto in tangenziale” del 2017 e che ha rappresentato uno dei loro maggiori successi dal punto di vista pure della critica e che è valso alla pellicola diverse candidature ai David di Donatello e alla Cortellesi alcuni premi individuali, ma pure l’ultima fatica cinematografica di Riccardo Milani: uscito nelle sale lo scorso aprile, “Ma cosa ci dice il cervello” ha visto ancora una volta marito e moglie lavorare alla sceneggiatura (coadiuvati da Fulvio Andreotti e Giulia Calenda) per una avventurosa commedia che flirta col genere delle spy story e che è stato capace fino ad ora non solo di incassare oltre 5 milioni di euro al box office, ma pure di vincere un premio ai Nastri d’Argento. La Cortellesi, nei panni di Giovanna Salvatori, una madre separata, lavora al Ministero ma ha una doppia vita dal momento che è impegnata anche come agente al servizio della Sicurezza Nazionale: da qui partirà una serie di eventi che la vedranno incontrare personaggi surreali e viaggiare in Marocco e pure in Russia.

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