Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, è intervenuto a “Porta a Porta”, trasmissione di Rai Uno condotta da Bruno Vespa e andata in onda nella serata di mercoledì 25 gennaio 2023. L’esponente del Carroccio ha innanzitutto commentato la delicata questione legata all’invio delle armi in Ucraina, per sostenere il Paese di Zelensky nella guerra avviata dalla Russia di Putin, esordendo con una frecciatina: “Nella passata legislatura, quando un collega non votò per l’invio delle armi, dal Centrosinistra ci accusarono di posizioni ambigue, filorusse, eterodirette. Noi non faremo questo nei confronti del PD, nonostante una parte di Articolo 1 si sia espresso in questo senso…”.



Successivamente, Riccardo Molinari ha inteso sottolineare che tutto il gruppo parlamentare della Lega ha rinnovato la delega dell’invio delle armi al governo Meloni per l’intero 2023, certamente “non a cuor leggero, perché tutti ovviamente vogliamo la pace. Il punto è che le forze in campo sono assolutamente impari e l’Ucraina, se ha potuto resistere, l’ha fatto grazie al sostegno militare, logistico e di intelligence che l’Occidente e la Nato le hanno dato. Non si può andare avanti così per sempre. L’unico modo per garantire una trattativa, è assicurare la resistenza sul campo. Se oggi abbiamo ancora l’ipotesi di una trattativa, è perché l’Occidente sta aiutando l’Ucraina”.



RICCARDO MOLINARI: “PINELLI AL CSM? SIGNIFICA CHE SALVINI HA SCELTO BENE”

Circa l’elezione di Fabio Pinelli a vicepresidente del Consiglio Superiore di Magistratura, Riccardo Molinari a “Porta a Porta” ha asserito: “Sicuramente ci si aspetterebbe sempre che, quando la maggioranza parlamentare è di Centrodestra, possa essere quest’ultimo a esprimere la figura a cui affidare l’incarico. Pinelli è una persona indicata dalla Lega e dal Centrodestra, ma prima di tutto è un tecnico del diritto, un avvocato noto, che ha avuto la capacità di intercettare anche la componente togata, ottenendo questo riconoscimento. Questo significa che la scelta di Salvini è ricaduta su un profilo alto. Certamente non direi che il CSM è in mano al Centrodestra: ha semplicemente una figura di area”.



Infine, una battuta sulle polemiche legate alle frasi del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, circa le intercettazioni telefoniche: “Secondo me con Nordio è stata montata una polemica. Lui non ha mai messo in discussione lo strumento delle intercettazioni per i reati di mafia o di terrorismo. Ha semplicemente parlato dell’abuso delle intercettazioni, che oggettivamente c’è”.