Riccardo Molinari, capogruppo dei deputati leghisti, ha recentemente parlato con il quotidiano Il Giornale dell’attualità politica italiana, ponendo particolare attenzione alle prossime riforme previste. Partendo, però, dall’assenteismo alla votazione del Def, spiega che “c’erano missioni internazionali, c’era il Consiglio d’Europa a Strasburgo”, e molti deputati erano impegnati, mentre la assenze non sarebbero affatto specchio di un problema politico.



“Condividiamo i contenuti del Def“, ci tiene a ribadire Riccardo Molinari, “che segna una crescita maggiore rispetto a quella pronosticata. Per la sinistra il taglio del cuneo fiscale del 2 per cento del Conte bis era la più grande operazione di redistribuzione. Noi l’abbiamo tagliato di tre punti e stiamo aumentando le risorse”. Una misura, quella del taglio al cuneo fiscale, “di sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori con il reddito più basso“. Passando, invece, alla questione del nuovo Reddito di Cittadinanza, Riccardo Molinari spiega che “dividerà il reddito in due strumenti, tra assegno per gli inoccupabili, invariato, e strumento di accompagnamento alla nuova occupazione, con assegno ridotto e maggiore investimento sulle politiche attive”.



Riccardo Molinari: “Per i migranti ora serve l’Europa”

Procedendo nell’intervista, Riccardo Molinari passa poi a parlare degli attriti che si erano generate sulla protezione speciale per i migranti, sottolineando che non c’è stata, in realtà, “nessuna tensione”. Secondo lui, infatti, “la Lega aveva fatto pressioni politiche per far tornare in vigore i decreti sicurezza. Alla fine di è trovato l’accordo con Dfi e Fi”, sottolineando che “abbiamo ottenuto un risultato che era nel programma elettorale”.

Tuttavia, sui migranti, Riccardo Molinari spiega anche che “ora serve un impegno a livello europeo. Gli accordi per i rimpatri sarebbero più semplici da realizzare piuttosto che lasciando sola l’Italia”. Similmente, servirebbe anche una collaborazione “per i centri di accoglienza da creare in Nordafrica, per esperire già lì le pratiche per richieste di asilo e permessi di soggiorno”. Complessivamente, per risolvere il problema della migrazione, secondo Riccardo Molinari occorre “un controllo delle partenze e una collaborazione sulla gestione dei migranti. Nel decreto Cutro c’è già una norma che prevede che i Paesi che collaborano con l’Italia nel limitare l’immigrazione clandestina abbiano canali privilegiati per l’immigrazione legale”.