Riccardo Pezzali, numero uno dell’azienda Profunghi, ha conquistato tutto nel corso della puntata di Boss in incognito: si è calato nella parte del nuovo dipendente Luciano Galdini per controllare i suoi operai. Nel frattempo, intanto, ha anche parlato della sua vita, tra lavoro e famiglia. Ha infatti una moglie e tre figli, che sono rimasti sconvolti quando hanno scoperto che avrebbe partecipato alla trasmissione di Rai 2 condotta da Max Giusti. “Non ce lo saremmo mai aspettati, è una grande sorpresa”, hanno ammesso.



L’imprenditore, da parte sua, ha rivelato di avere fin troppo spesso trascurato i suoi cari per la professione. “Non riesco ad essere molto presente nella loro vita per motivi lavorativi. Mia moglie mi ha aiutato tanto. Le delego tanto, ha sempre carta bianca”, ha raccontato. Anche nell’interfacciarsi in incognito con i suoi dipendenti, Pezzali ha tanto parlato dell’amore che prova per la sua famiglia. (agg. di Chiara Ferrara)



Riccardo Pezzali, chi è il protagonista di Boss in Incognito: il capo della Profunghi

Riccardo Pezzali è l’imprenditore protagonista della seconda puntata di Boss in incognito: è il proprietario dell’azienda Profunghi. “Ad avviare l’attività fu il mio bisnonno Luigi, che andò in Francia per apprendere le tecniche di lavorazione dei funghi. Inizialmente non volevo seguire le mie attività. Mi sono laureato in Economia e Finanza. In banca, però, sono durato quattro giorni. Mio padre Carlo, però, mi ha proposto un progetto in funghicoltura, che ho trovato molto interessante e ho accettato. L’azienda è alla quarta generazione”, ha raccontato a Max Giusti.



La filosofia della sua azienda è molto definita. “Non vanno mai sottratte risorse alla società per farle nostre. Imprenditore solido, azienda solida. Io sono il pilota, mentre i miei dipendenti sono il motore. Siamo una famiglia. Diamo lavoro a 120 persone, è una grande responsabilità”. È per questo motivo che ha deciso di partecipare alla trasmissione di Rai 2: vuole dare il giusto valore al lavoro delle persone che lavorano insieme a lui, calandosi nella loro dimensione. (agg. di Chiara Ferrara)

Chi è Riccardo Pezzali, l’imprenditore scelto per la seconda puntata di Boss in incognito

La nuova stagione di Boss in incognito, condotta da Max Giusti, è ufficialmente partita lo scorso 9 gennaio. Per la seconda puntata il protagonista sarà Riccardo Pezzali, titolare dell’azienda Profunghi. In linea con il format ispirato alla versione britannica, l’imprenditore  vestirà in segreto i panni di un comune lavoratore, al fine di osservare da infiltrato le azioni dei suoi dipendenti.

Riccardo Pezzali è proprietario di un’azienda denominata Profunghi, specializzata nella coltivazione, trasformazione e distribuzione di funghi da generazioni. Nella seconda puntata di Boss in incognita, in compagnia di Max Giusti, vestirà segretamente i panni del dipendente; ai suoi sottoposti verrà motivata la presenza delle telecamere in virtù di un nuovo progetto televisivo denominato “Missione Lavoro”. A loro insaputa dunque, sanno invece spiati nelle diverse mansioni di addestramento dove, proprio il presidente Riccardo Pezzali, avrà modo di cimentarsi.

Riccardo Pezzali, il presidente di Profunghi si mescola tra i dipendenti

La seconda puntata de Boss in incognito, con Max Giusti, seguirà la falsariga delle stagioni precedenti; Riccardo Pezzali verrà messo alla prova dai suoi stessi dipendenti; in virtù di un fittizio progetto “Missione Lavoro”, gli verranno fornite tutte le basi di apprendimento in merito alle tecniche di coltivazione, raccolto e trattamento, fino alla distribuzione finale.

Riccardo Pezzali sarà affiancato nell’esperienza proprio da Max Giusti; anche il presentatore di Boss in incognito avrà infatti un ruolo centrale nell’esperimento. Il comico e presentatore interpreterà il personaggio di Josè, nuovo dipendente dell’azienda Profunghi. II suo compito sarà quello di seguire Alina, responsabile del confezionamento e sgambatura degli champignon. L’obiettivo sarà quello di permettere a Riccardo Pezzali, presidente dell’azienda, di entrare direttamente nelle meccaniche della sua attività, conoscendo meglio i suoi dipendenti oltre che il loro approccio professionale.