Riccardo Rampi era il fratello di Alfredino, il bimbo morto a Vermicino, a Frascati, dopo essere caduto in un pozzo artesiano di rientro da una passeggiata. Il piccolo aveva appena due anni quando la tragedia sconvolse la sua famiglia, mentre il fratellino ne aveva sei quando perse la vita, morendo dopo tre giorni dalla terribile caduta. La vita non è stata benevola neppure con Riccardo, cresciuto con amore da Franca e Ferdinando nonostante l’immenso dolore che portavano dentro: una volta diventato adulto e costruita la sua famiglia, infatti, l’uomo è venuto a mancare all’improvviso, lasciando una scia di sofferenza dietro di sé.
Era il 2015 quando il fratello di Alfredino, Riccardo Rampi è morto, all’età di 36 anni: era ad un addio al celibato quando il suo cuore si è fermato per sempre. L’uomo aveva una moglie e due figlie, Sofia, di appena un anno, ed Elisa, che all’epoca ne aveva invece quattro. Il dolore per la morte del fratello di Alfredino ha coinvolto come una piena inesorabile anche la mamma Franca, che aveva già dovuto fare i conti con la terribile sofferenza della morte di Alfredino, più di trent’anni prima, e il papà Ferdinando.
Chi è Riccardo Rampi, fratello di Alfredino: un’infanzia difficile, morto giovane, il cuore non ha retto…
La vita di Riccardo Rampi non è mai stata semplice: fin dall’infanzia, infatti, ha fatto i conti con il dolore che si era abbattuto sulla sua famiglia dopo la morte di Alfredino. Lui aveva appena due anni nel 1981, dunque della tragedia ricordava poco o niente, ma la storia del fratellino, che aveva sconvolto tutta Italia, è sempre stata il fulcro della sua vita e della sua famiglia, con la battaglia intrapresa da Franca e Ferdinando per far sì che simili tragedie non avvenissero più. Riccardo, però, era andato avanti ed era riuscito a costruire la sua vita: un lavoro da impiegato, una giovane moglie e due figlie, prima di quell’arresto cardiaco. Era il 2015 e Rampi era ad un addio al celibato quando il suo cuore si è fermato, facendo rivivere gli incubi del passato a quei genitori già piegati dal dolore più atroce che si possa provare.