Nessun profilo attivo per Riccardo Scamarcio: i fan dell’attore rimarranno a bocca asciutta nelle loro ricerche sui social. Scamarcio non è attivo da diverso tempo sui canali principali, ma questo non vuol dire che non si abbiano notizie sul suo conto. Ad inizio mese, l’artista ha infatti rilasciato ai media esteri un’intervista riguardo a John Wick 2Io dovrei essere il cattivo, ma sono molto strano e complicato perchè si può percepire una sofferenza”, ha detto durante la presentazione, diffusa da Coming Soon. “Si può anche provare empatia per questo personaggio e anche le sue richieste sono completamente folli“, ha aggiunto, “Allo stesso tempo questo è il modo in cui io interpreto il personaggio, senza giudicare nulla, cercando di mettermi in questa posizione. Penso che Keanu… beh, ho visto così tanti film con lui, fantastici film che ha fatto, ovviamente per me è un onore lavorare con lui. Credo davvero che lavorare con lui, recitare insieme in scena… ho sentito una grande empatia. Non lo so, c’è qualcosa di magico intorno a Keanu“. In questi ultimi giorni è stato trasmesso invece in tv il film che ha regalato la popolarità a Scamarcio, Tre metri sopra il cielo. Il suo successo è iniziato proprio grazie a quella storia d’amore che in poco tempo ha incantato tutte le ragazzine dell’epoca. Oggi, venerdì 24 aprile 2020, Riccardo Scamarcio sarà uno degli ospiti che vedremo nella prima serata di Canale 5 grazie a Paperissima. La replica si riferisce al suo intervento di sette anni fa, quando è intervenuto in occasione del debutto della tredicesima edizione.
Riccardo Scamarcio, il ruolo da cattivo come nuova veste
Il ruolo del cattivo sembra essere la nuova veste di Riccardo Scamarcio. Non solo nel filmJohn Wick 2“Un personaggio sbagliato“, come lo ha definito, un uomo che dopo sette anni dietro le sbarre si ritroverà a fare un nuovo colpo con il figlio undicenne. “Mi piace vestire i panni dei criminali perché sono più potenti dei buoni e hanno tutto contro”, ha detto a Vanity Fair. Dato il legame fra il suo Vincenzo e il ragazzino, Scamarcio ha potuto rispolverare alcuni ricordi della propria infanzia e in particolare al rapporto con suo padre. “Non ho potuto non pensare al nostro rapporto, ottimo”, ha sottolineato, “e come accade a Vincenzo e Salvo scatta quella dinamica tipica dell’amore non dichiarato tra maschietti, dell’affetto non manifestato per cui non ci si abbraccia per una sorta di pudore, anzi, di solito si cerca di ostentare una certa virilità e sicurezza. Da quei ricordi ho attinto per cercare riprodurre fedelmente la dinamica padre-figlio”. L’attore infatti ha ricevuto il copione del film poco tempo dopo la scomparsa del padre, un agente di commercio “Tutt’uno con l’auto, quindi anche esteticamente ci sono delle similitudini tra la mia vita e il film”.