I Ricchi e Poveri tornano in tv. L’occasione è una replica della loro intervista rilasciata ad aprile a Domenica in, durante la quale Angela, Franco, Angelo e Marina hanno ripercorso i loro oltre 50 anni di carriera dagli esordi un po’ in sordina ai successi riscossi ricantando i brani scartati da Gianni Morandi. Proprio così: i quattro ottennero una certa fama nel 1970, quando vennero chiamati a sostituire Morandi al Festival di Sanremo. “Morandi non poteva più cantare La prima cosa bella”, spiega Marina in un’intervista del 25 febbraio a Rolling Stone. In sostanza, continua Angela, li misero lì come tappabuchi: “Non sapevamo minimamente di andare a Sanremo, ce lo hanno detto all’ultimo minuto”. Il riscontro ottenuto in seguito fu del tutto inaspettato, soprattutto perché loro pensavano che la canzone fosse brutta, “se l’aveva scartata uno famoso come Gianni Morandi”. E invece…



I ricordi artistici dei Ricchi e Poveri

La stessa cosa successe l’anno dopo con Che sarà, sempre con Morandi, sempre a Sanremo. Il ricordo più rilevante appartiene a Marina: “Quando cantammo Che sarà ero chiusa di naso e avevo 38 e mezzo di febbre. Poco prima di entrare al Casinò, per esibirmi, ho fatto le inalazioni per la voce, attaccando l’inalatore di metallo alla corrente”. E per poco non moriva, toccando l’apparecchio con le mani bagnate. “Non so come mi sono salvata: ho preso una scossa tremenda”. Nonostante gli inconvenienti con la Occhiena che praticamente rischiò la vita, i Ricchi e Poveri riuscirono comunque a sfangarla (si classificarono secondi dietro a Nada e Nicola di Bari).



Ricchi e Poveri: “Il nostro discografico era contrario a Sanremo”

Dopo svariate partecipazioni al Festival (degna di nota quella con Sarà perché ti amo, piazzatasi al quinto posto nel 1981), i Ricchi e Poveri ottennero la vittoria nel 1985. Il brano che portarono è un altro dei più famosi del loro repertorio, Se m’innamoro: “Il lavoro andava bene e il nostro discografico non voleva partecipassimo”, ricorda Angelo in merito a quell’evento. “Nel 1985, quando partecipammo con Se m’innamoro, avevamo questo brano che ci ha fatto dire: ‘Quasi quasi andiamo a Sanremo’. Il nostro discografico non era d’accordo, ma noi ci siamo voluti andare lo stesso e, combinazione, abbiamo vinto. Probabilmente abbiamo raccolto i frutti di tutto quello che avevamo fatto prima: avevamo beccato un filotto di successi”.

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