La disuguaglianza sociale e la poca redistribuzione dei redditi nel mondo sta provocando non solo l’aumento del divario tra i super ricchi e i poveri assoluti, ma contribuendo anche al peggioramento della crisi climatica e ambientale. Le persone che possono spendere di più di conseguenza inquinano di più, arrivando a produrre livelli elevati di emissioni giornaliere che un cittadino con possibilità economica nella media produce nel corso di un intero anno. Secondo l’analisi di approfondimento pubblicata dal quotidiano Die Presse, i dati confermano l’emergenza che periodicamente, anno dopo anno, viene dimostrata anche da studi condotti da istituzioni internazionali non profit, come ad esempio l’Oxfam. Nella piramide del reddito, ai primi posti ci sono le persone responsabili di quasi la metà di tutte le emissioni globali.



Questo si traduce nel fatto che, notoriamente chi ha più soldi più consuma, anche a causa del fatto di voler sperimentare tecnologie che necessitano di altissimi consumi di energia come i jet privati o con il lancio di satelliti e mezzi per l’esplorazione spaziale. La soluzione a questo problema potrebbe però non essere rappresentata solo da una maggiore distribuzione delle risorse, ma anche, e soprattutto, da una consapevolezza che spesso manca.



Ricchezza contribuisce a crisi climatica, UE “Ridistribuire redditi e tassare le emissioni”

Gli enti non profit continuano a sostenere la tesi della colpevolezza della crisi climatica da attribuire ai più ricchi e a chi non distribuisce equamente le risorse provocando disuguaglianza sociale. Quello che non viene evidenziato negli studi però, è che nel tema “ricchezza e Co2” viene studiato il fenomeno di coloro che hanno più soldi e possono permettersi di guidare di più viaggiare di più con mezzi poco sostenibili e quindi inquinare di più, ma non viene considerato quasi mai il fattore dell’elasticità del reddito. E cioè di come si comporterebbero coloro che attualmente non possono permettersi tali attività nel caso guadagnassero di più.



Cosa potrebbe quindi cambiare in seguito ad un’equa distribuzione, ad esempio con l’introduzione di un reddito di base universale? Per continuare a combattere la povertà ma anche la crisi climatica l’Ue si starebbe apprestando a varare nuove regole, tra questa c’è la proposta di tassare direttamente le emissioni legate ai mezzi di trasporto e contemporaneamente aiutare i ceti medio bassi a passare dai sistemi più inquinanti, sia riscaldamento che automobili, ad una graduale decarbonizzazione basata su incentivi fiscali.