Walter Ricciardi torna a parlare della sua proposta del lockdown. «Non ho parlato con il premier, perché non ho rapporti con lui, ma con il ministro Speranza. Stamattina gli ho rappresentato ciò che ho detto a diversi organi di stampa», ha dichiarato a Che tempo che fa. L’esperto ha spiegato che in settimana c’è stato un lavoro con numerosi consiglieri scientifici dei principali governi del mondo. «È necessario fare un cambio di rotta, la strategia della convivenza col virus che produce 300mila casi e 6mila morti al mese. Ora funziona solo la zona rossa», ha spiegato Ricciardi. Quindi, ha ribadito i tre pilastri enunciati via Twitter. «In questa fase non siamo riusciti a essere impattanti sulle decisioni del governo perché il premier precedente e alcuni ministri non erano del parere di prendere queste iniziative così forti». Il ministro Roberto Speranza sarebbe del suo stesso parere, ma ora la decisione spetta al nuovo Governo.
In collegamento con Fabio Fazio, ha commentato la decisione di far restare chiusi gli impianti sciistici, pungolato sul ritardo con cui arrivano le decisioni. Walter Ricciardi, duramente criticato in queste ore, si è difeso spiegando di aver suggerito sincerità al governo precedente: «Noi da scienziati sappiamo che la pandemia dura mesi, se non anni. Queste cose io le dico da ottobre. Da ottobre sappiamo che gli impianti sciistici non possono essere aperti, anzi il paese che ha fatto entrare la variante inglese in Europa è la Svizzera, che aveva tenuto aperti gli impianti. Abbiamo ricostruito la catena dei contagi. La politica però è restia a dire le cose completamente».
Inoltre, suggerisce che ci sia un commissario per la campagna vaccinale: «Abbiamo fatto tante vaccinazioni in ambiente sanitario, quindi abbiamo giocato in casa. Ma quando devi vaccinare almeno 300mila persone al giorno, ogni giorno, serve una persona dedicata a questo, perché è uno sforzo immane». (agg. di Silvana Palazzo)
RICCIARDI SI DIFENDE “SCIENZA DICE LA VERITÀ”
Finito nella bufera per la sua proposta di introdurre un nuovo lockdown totale, Walter Ricciardi è tornato alla carica in queste ultime ore su Twitter per difendere la bontà della sua proposta. «Come nel 2017 (vedi copertina di Time) compito degli scienziati di sanità pubblica è dire la verità», la premessa del consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza. «Ritorno alla “ normalità” solo con 1. lockdown brevi e mirati per avere meno di 50 casi per 100.000 2. testare e tracciare in modo efficace 3. vaccinare a tutto spiano». Inoltre, Ricciardi ha pubblicato l’immagina di una vecchia copertina del Time (da qui il riferimento al settimanale americano nel suo tweet), che titolava “Avvertenza: non siamo pronti per la prossima pandemia”.
In queste ore, però, in tanti si sono scagliati contro di lui, a partire da Matteo Salvini, che ha rincarato la dose anche a Mezz’ora in più su Rai3. Durissimo anche il deputato Vittorio Sgarbi: «Sarebbe assurdo un nuovo lockdown totale: significherebbe che siamo governati dalla paura. Per dare il segno della discontinuità Draghi deve rinnovare il Comitato tecnico scientifico e cacciare, con Speranza, Walter Ricciardi». (agg. di Silvana Palazzo)
TOTI: “VADA RICCIARDI IN LOCKDOWN”
Walter Ricciardi chiede lockdown totale, con chiusura di scuole e non riapertura degli impianti di sci. Parole, rilasciate attraverso un’intervista di stamane all’agenzia Ansa, che hanno fatto andare su tutte le furie alcuni esponenti della politica, a cominciare dal leader della Lega, Matteo Salvini. Attraverso la propria pagina Twitter il numero uno del Carroccio ha commentato: “Non ho parole – scrive sui social – non se ne può più di “esperti” che parlano ai giornali, seminando paure e insicurezze, fregandosene di tutto e tutti. Confidiamo che con Draghi la situazione torni alla normalità”. Salvini invoca quindi un cambio di rotta del nuovo governo, nato ufficialmente nella giornata di ieri con il consueto appuntamento del giuramento.
In coda a Salvini, il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti, che sempre attraverso la propria pagina Twitter scrive, a commento delle parole di Ricciardi: “Tutte le sante domeniche il super consulente del Ministero della Salute #Ricciardi invoca un nuovo lockdown totale. Ogni domenica i cittadini e le imprese italiane si chiedono perché non sia possibile un #lockdown ad personam per Ricciardi. Aiuto… Presidente Draghi…”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RICCIARDI: “CHIEDERÒ LOCKDOWN TOTALE A SPERANZA”
Walter Ricciardi, il consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, è convinto che l’Italia debba essere nuovamente chiusa con un lockdown totale. Lo ha spiegato lo stesso professore interpellato nelle scorse ore dai microfoni dell’agenzia Ansa: “E’ urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2 – le sue parole – è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”. Walter Ricciardi, che questa sera sarà ospite da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, è quindi convinto che le misure attuali di contenimento non stiano funzionando, anche a causa delle nuove varianti covid che stanno circolando in maniera preoccupante nelle ultime settimane. “E’ evidente – spiega – che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno”, e ancora: “va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale. Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”.
RICCIARDI: “IMPIANTI SCI ANDREBBERO TENUTI CHIUSI”
Walter Ricciardi ipotizza anche una “nuova” chiusura degli impianti sciistici, che dovrebbe riaprire ufficialmente domani, lunedì 15 febbraio, ma che a questo punto potrebbero essere costretti a mantenere i cancelli chiusi: “In questo momento – ha detto – le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia da Covid-19 in Italia ed gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo che la variante inglese è giunta in Europa proprio ‘passando’ dagli impianti di risalita in Svizzera”. Parole a cui ha poi fatto seguito il Cts, il Comitato Tecnico Scientifico, che ha ipotizzato una nuova stretta: “Alla luce delle mutate condizioni epidemiologiche dovute alla diffusa circolazione delle varianti virali del virus, allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale».