Lancia l’allarme Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute Speranza, nonché stimato docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, ed autorevole membro della comunità scientifica internazionale. Attraverso un editoriale pubblicato su Avvenire, Ricciardi mette in guardia sulla pericolosità della variante Delta, specificando che “i vaccini da soli non bastano: per la sua contagiosità e per il fatto che è difficile raggiungere la copertura vaccinale del 90/95% che consentirebbe di ottenere un’immunità di popolazione, è necessario adottare tutte le cautele comportamentali e istituzionali finalizzate a evitare un’ulteriore ondata epidemica”.



Secondo Ricciardi è fondamentale “Il rispetto della distanza di sicurezza, il lavaggio e la disinfezione delle mani e l’utilizzo della mascherina quando non è possibile garantire la distanza, sia all’aperto, ma soprattutto al chiuso”, definendo queste direttive “pilastri comportamentali che ci accompagneranno anche nella seconda parte dell’anno e che non vanno abbandonati con superficialità”. Sarà proprio durante l’estate e l’autunno che la variante indiana farà sentire i suoi maggiori effetti: “Sarà in quel momento dominante e le sue caratteristiche di contagiosità sono tali che va assolutamente evitato l’affollamento dei mezzi pubblici e la mancanza di cautele all’interno degli ambienti chiusi, in primis quelli scolastici, che si tradurrebbero in un’impennata dei casi”.



RICCIARDI: “DOBBIAMO METTERE IN SICUREZZA GLI OVER 60”

Ricciardi ha espresso i suoi timori anche per quanto riguarda i viaggi all’estero: “L’anno scorso – dice a riguardo – l’epidemia fu fatta ripartire da migliaia di ragazzi che erano andati in vacanza in Paesi come Grecia, Spagna e Croazia che pur di attirare turisti avevano abbandonato ogni cautela. Tanti di loro ritornando in Italia avevano contagiato amici e parenti nelle piazze della movida, nelle discoteche e, soprattutto, all’interno delle loro case. L’impatto di questa superficialità è stato disastroso, questa volta dovremmo evitarlo”.



Sarà infine fondamentale continuare a vaccinare in massa, soprattutto, proteggendo la fascia di popolazione più fragile: “E’ necessario raggiungere rapidamente gli oltre tre milioni di ultrasessantenni che non sono ancora vaccinati e per questo è indispensabile un maggiore e più omogeneo coinvolgimento dei medici di medicina generale che hanno peraltro elaborato un algoritmo in grado di individuare e raggiungere, anche nelle aree più remote del Paese, i cittadini ancora scoperti”.