Il professor Walter Ricciardi, stimato virologo dell’università Cattolica di Roma, nonché consulente del ministro della salute, Speranza, è convinto che, a partire dall’anno che verrà, il 2022, verremo sottoposti tutti ad una nuova vaccinazione anti covid. Al momento la terza dose è scattata solamente per i soggetti più fragili, quindi immunodepressi, trapiantati, malati oncologici e via discorrendo: “Si sta procedendo per evidenze scientifiche – dice Ricciardi parlando con Il Messaggero e con Il Mattino stamattina – quello che è certo, è che la terza dose abbiamo cominciato a farla ai soggetti vulnerabili, perchè si è visto che hanno una difesa immunitaria più debole. Poi tuteliamo anche i soggetti fragili per età, a maggior ragione se si trovano nelle residenze assistenziali. Infine, va protetto il personale sanitario”.



“Abbiamo infatti osservato che – ha proseguito – soprattutto negli operatori di una certa età, la protezione del vaccino sta diminuendo. Per quanto riguarda invece la popolazione generale, bisogna ancora aspettare. E’ presumibile però che a partire dal prossimo anno una dose di richiamo debba essere fatta da tutti, con una certa periodicità”. Quindi Ricciardi ha ulteriormente specificato: “Gli operatori sanitari sono maggiormente esposti al rischio rispetto agli altri e poi sono in media piuttosto anziani rispetto ai colleghi europei, per cui proteggendoli otteniamo due risultati: li tuteliamo come professionisti e come persone. Lo stesso discorso per altre categorie professionali che hanno a che fare con il pubblico? Certo. Però di fatto proteggere chi lavora negli ospedali è doppiamente prezioso, salviamo la loro salute ma anche quella dei pazienti”.



RICCIARDI: “SE SI AMMALA IL PERSONA SANITARIO I REPARTI SONO SGUARNITI”

“Non dimentichiamo che – ha continuato Ricciardi – nel momento in cui aumentano i contagi tra medici e infermieri, i reparti si ritrovano sguarniti, non si possono assistere le persone, non ci si può occupare delle patologie. Questa categoria di lavoratori ha una priorità assoluta sugli altri. E poi, anche il personale esposto intensamente al pubblico non è sottoposto di certo ad un rischio comparabile a quello di chi deve curare i pazienti”.

Nella giornata di ieri Pfizer ha comunicato dati promettenti sul vaccino anti covid per la fascia di età 5-11 anni, e Ricciardi ha accolto col sorriso tale notizia: “Un vaccino anticovid per gli under 12 lo aspettiamo con ansia, perchè significherebbe effettivamente dare il colpo di grazia al virus. Chiaramente, per procedere ad una vaccinazione dei bambini, dobbiamo raggiungere evidenze scientifiche. I risultati che abbiamo ora sono molto confortanti, però è bene averli su numeri molto più alti”. Quindi il professore ha concluso e ribadito: “L’anno prossimo tutti gli italiani faranno la terza dose di vaccino, non solo le persone più fragili e i sanitari. A nove-dieci mesi dalla vaccinazione, una persona sana e in età non avanzata è ancora protetta”.