«Le scuole potrebbero non riaprire». Sono bastate queste parole per creare il caos nelle ultime ore. Un caos tale che il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi è dovuto intervenire per precisare quanto aveva dichiarato in merito alle elezioni regionali e alla riapertura delle scuole. «Non ho mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si fa di tutto per riaprirle in sicurezza. Parlavo di altri Paesi», ha spiegato. Il riferimento era a quelle nazioni in cui il contagio è ripreso in maniera preoccupante. «In Italia, fortunatamente, non è ancora cosi e dobbiamo fare di tutto per tenere la situazione sotto controllo», ha concluso. Ma sulla vicenda è intervenuta anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha voluto subito spegnere le polemiche. «Nessun rischio per l’apertura dell’anno scolastico», ha dichiarato al Tg1. Pur ammettendo che si tratta di un’operazione complessa, Azzolina ritiene che siamo pronti rispetto ai mesi scorsi. «Vogliamo riaprire le scuole, ma anche evitare che richiudano». Riguardo le mascherine: «Ne distribuiremo 11 milioni al giorno nelle scuole. In aula, dove c’è il metro di distanza, da seduti, gli studenti potranno toglierla». Le parole di Ricciardi hanno causato, secondo il Corriere della Sera, l’irritazione del Ministero dell’Interno. Dal Viminale, infatti, escludono categoricamente uno scenario di rinvio del voto. «Non c’è nessun ragionamento in atto. Non c’è e non c’è mai stato. È solo un ragionamento di Ricciardi. Non esiste». (agg. di Silvana Palazzo)
RICCIARDI E I DUBBI SULLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE
L’allarme è giunto in diretta televisiva, nel corso della trasmissione di Rai Tre “Agorà”: Walter Ricciardi, membro dell’OMS e consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sollevato alcune perplessità sulla possibilità di svolgere le elezioni a settembre e sulla riapertura delle scuole, complice l’aumento dei contagi da Coronavirus registrato in questi giorni (+642 ieri). “Dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata – ha asserito – Da noi si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna e la Croazia si è rialzata moltissimo. Ecco, in quei Paesi oggi non si potrebbe votare, in Italia ancora sì”. Però, ha proseguito l’esperto, si potrà votare “solo se tutte le fasce di età, specie quella tra i 20 e i 40 anni, rimodificheranno positivamente i propri comportamenti. Se questo verrà fatto, sicuramente ci si potrà recare alle urne e riprendere la scuola. Se invece questo non succederà, probabilmente ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi, in cui queste attività sono messe a rischio”.
RICCIARDI, ELEZIONI A RISCHIO: “SI POTEVA FARE MEGLIO”
Con le elezioni (regionali e comunali, ma anche il referendum sul taglio dei parlamentari) e il ritorno in aula ancora una volta a rischio, Walter Ricciardi si è dilungato in un’analisi nella quale ha affermato che “l’aumento dei casi era prevedibile. Vedendo le scene degli assembramenti era tra l’altro prevedibile anche che avvenisse nelle fasce più giovanili, che sono quelle che si sono esposte maggiormente al contagio. L’aumento è preoccupante, inutile nasconderlo, ma siamo ancora nella possibilità di controllarlo”. Per poi asserire: “Certamente si poteva fare di più. Abbiamo sempre detto che le discoteche sono un ambiente incompatibile con l’epidemia, perché i giovani vanno ad ammassarsi e infatti abbiamo visto scene di assembramento, che ora paghiamo. Così come le abbiamo viste anche nei bar e nei ristoranti. Quando la distanza di sicurezza viene abbassata, siamo in grado di vedere dopo 7 giorni, 2 settimane, un aumento dei casi, come sta sistematicamente avvenendo”.