I casi positivi, complice il ritorno al chiuso per il freddo, aumenteranno nel corso delle prossime settimane, ma in ospedale finiranno soltanto i non vaccinati: così Walter Ricciardi ai microfoni de La Stampa. Il consigliere del ministro Speranza ha acceso i riflettori sulle varianti, da monitorare, a partire dalla Delta, ma «la vaccinazione globale limitando la circolazione del virus ci proteggerebbe ancora di più dalle mutazioni».



Secondo Walter Ricciardi, con il 90% di vaccinati entro il 2021 sarebbe possibile limitare l’incremento di contagi inferiore al 10%. L’aumento di casi attuale è dovuto «al fatto che viviamo più al chiuso, perché fuori fa freddo. Milioni di italiani non sono vaccinati e restano esposti alla contagiosità della Delta. Il clima rigido indebolisce anche il sistema immunitario e rende più permeabili al virus».



WALTER RICCIARDI: “TERZA DOSE? NON ESCLUDO ALTRI RICHIAMI”

Nonostante la crescita di casi positivi, le regioni rimarranno bianche secondo Walter Ricciardi, a suo avviso il sistema sanitario non verrà messo in crisi grazie ai vaccini. Una riflessione in più sulla terza dose: «Va data dopo sei mesi agli over 60 e ai fragili per evitare che aumentino i contagi, poi presumibilmente anche ai più giovani». La terza dose durerà almeno sei mesi, ha aggiunto Walter Ricciardi, che non ha escluso altri richiami fino alla fine della pandemia, come accade per l’influenza. E sì al vaccino ai più piccoli, «per trasformare la pandemia in una bassa endemia senza serbatoi di centinaia di migliaia di bambini che vanno a scuola, si infettano e trasmettono il virus a casa».

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