Con l’arrivo del nuovo anno, il 2021, e con l’inizio della campagna vaccinale, non bisognerà assolutamente abbassare la guardia in quanto continueremo a convivere con il coronavirus almeno per un altro anno. E’ questa la prospettiva, tutt’altro che rosea, esternata dal professore Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute, Speranza. Intervistato dai microfoni dell’agenzia Ansa, il docente di Igiene e Medicina preventiva alla Cattolica, ha spiegato: “L’inizio della campagna vaccinale non significa che il nostro comportamento cambierà rispetto alla protezione dal virus: per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso, dal distanziamento fisico alle mascherine, all’igiene delle mani”.
“Ma con le vaccinazioni – ha proseguito – cominceremo ad avere meno morti e meno malati e questo rassicura tutti“. Il professore ha aggiunto e concluso: “Dobbiamo perseguire una doppia cautela: farci vaccinare e seguire le regole di comportamento adeguate”.
RICCIARDI: “MISURE RESTRITTIVE PER IL 2021”. E SULL’OBBLIGO DEL VACCINO…
Walter Ricciardi si era già espresso nella giornata di ieri, esternando il proprio punto di vista in merito al vaccino anti-covid e all’obbligo per il personale sanitario. Secondo il consulente di Speranza, per gli operatori sanitari “occorre perseguire la strada dell’obbligo morale e professionale” alla vaccinazione anti-Covid, “ma se non funziona” bisogna “procedere – le sue parole all’agenzia Adnkronos – con l’obbligo se vogliono lavorare a contatto con i pazienti”. Molti coloro che hanno sollevato dei dubbi in merito alla non vaccinazione del personale medico e sanitario, come ad esempio il professore Bassetti, che più volte ha sottolineato l’introduzione di un obbligo per la categoria appena esternata. Anche il vice-ministro Sileri ha paventato l’ipotesi di un obbligo introdotto nei prossimi mesi, se la percentuale di astensione negli ospedali dovesse essere elevata. Ovviamente toccherà al governo decidere il da farsi, propendendo quindi per una legge ad hoc o meno. Il vaccino non sarà invece obbligatorio per tutte le altre categorie, e i più scettici verranno convinti attraverso apposita campagna di comunicazione, ma anche pubblicizzando testimonianze attive.