“GUERRA UCRAINA? NON ABBASSARE LA GUARDIA SULLA PANDEMIA”
Di recente si era difeso dall’accusa di essere un “menagramo” sull’emergenza Covid, eppure Walter Ricciardi non lesina nuovi avvertimenti e critiche a chi considera finita la pandemia nel nostro Paese: per il docente ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, nonché consigliere scientifico del ministro della Salute, non bisogna per nessun modo «abbassare la guardia sul fronte del Covid anche se la guerra in Ucraina sembra aver tolto il virus dal nostro radar».
Nell’intervista a “il Messaggero”, Ricciardi guarda con apprensione la fine dello stato di emergenza ‘fissato’ dal Premier Draghi (cioè non prorogato oltre) il 31 marzo 2022: «Dobbiamo avere lungimiranza perché il vero obiettivo è impedire al virus di ripartire in ottobre. L’andamento dell’epidemia è senza dubbio migliorato e la pressione sugli ospedali è scesa anche se la curva dei contagi cala un pò meno velocemente di quanto ci aspettavamo». 200 morti al giorno e molti contagi, secondo Ricciardi l’emergenza non va affatto accantonata, specie con l’arrivo di profughi dall’Ucraina e dall’Europa dell’Est in Italia: «è in corso una migrazione di milioni di persone poco vaccinate e senza protezioni e in Africa solo il 5% delle persone è vaccinato. Dunque ci sono le premesse per una ripresa della pandemia e per l’arrivo di nuove varianti».
RICCIARDI PER IL GREEN PASS “A OLTRANZA”
Occorre dunque secondo il consulente del Ministro Speranza continuare a difenderci con mascherine e vaccini, ma anche «tagliare l’erba sotto i piedi del virus vaccinando l’Africa e quei Paesi dell’Asia che sono indietro». Per confermare la propria tesi “pessimista” sull’andamento della pandemia, Walter Ricciardi cita i dati attuali della Gran Bretagna, ovvero laddove sono state eliminate tutte le restrizioni anti-Covid dal Governo Johnson. «Hanno eliminato ogni restrizione e adesso i contagi stanno risalendo. I governi europei, dunque, sono avvisati», attacca il consulente del Ministero. Proprio per questo motivo, parlare di fine Green Pass è troppo presto secondo Ricciardi: «Mantenere il Green pass all’aperto non ha più molto senso ma al chiuso è bene restare vigili. Non solo per il Certificato ma anche per le mascherine». Si dice infine preoccupato per la fine dello stato d’emergenza e lancia la “sfida” alle Regioni: «saranno ancor di più in prima fila. Spetterà soprattutto a loro non perdere di vista la lotta al Covid-19. Non si distraggano».