RICHARD CARAPAZ VINCITORE MEDAGLIA D’ORO NEL CICLISMO SU STRADA ALLE OLIMPIADI TOKYO 2020
L’ecuadoriano Richard Carapaz ha vinto questa mattina la medaglia d’oro nella prova in linea di ciclismo su strada alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per l’Ecuador si tratta della seconda medaglia d’oro ai giochi olimpici nella sua storia sportiva. In seconda posizione ha chiuso invece il belga Wout van Aert mentre il due volte vincitore del Tour de France Tadej Pogacar ha portato a casa la medaglia di bronzo per la Slovenia.
Niente da fare quindi per l’Italia che, complice pure il caldo asfissiante che ha caratterizzato la gara, ha chiuso decisamente più attardata nonostante i tentativi di Vincenzo Nibali e di Alberto Bettiol, il migliore tra gli azzurri ma rimasto poi vittima di crampi. Sorridono comunque i connazionali Fausto Pinarello ed il general manager Giuseppe Acquadro, sponsor proprio del vincitore Carapaz.
OLIMPIADI TOKYO 2020, NIBALI “FORSE VI HO ABITUATO TROPPO BENE”
Al termine dei 234 km percorsi durante la gara partita alle sei del mattino in Italia e vinta da Richard Carapaz, gli atleti azzurri hanno rilasciato alcune dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello Sport. Il vincitore del Tour de France 2014 Vincenzo Nibali ha spiegato: “Forse io vi ho abituato troppo bene. Ci è mancato il risultato finale ma abbiamo corso davvero bene, abbiamo giocato le nostre carte nel modo giusto. Abbiamo cercato di anticipare più volte, io sono uscito nel momento giusto con Evenepoel: ci abbiamo provato ma non ci hanno concesso spazio e a quel punto abbiamo fatto il ritmo per far prendere la salita nelle prime posizioni a Bettiol e Moscon. Anche perché chi ha tentato azioni, come me e Remco, poi si è visto presentare il conto. I crampi di Alberto? In giornate così calde e umide può capitare. Sapevamo che erano in grande condizione gli uomini usciti dal Tour…”
Molto provato anche Moscon: “È stata una corsa durissima, nella quale il caldo ha fatto la differenza. Noi abbiamo provato ad anticipare, a rompere i piani delle nazionali più attese e a portare via un gruppetto. Dal punto di vista tattico possiamo dire che non abbiamo sbagliato nulla. Non eravamo i favoriti, non era compito nostro tirare, dovevamo muoverci in anticipo e lo abbiamo fatto.”