Il professor Richeldi, stimato pneumologo e autorevole voce durante la pandemia di covid da ormai due anni a questa parte, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di Rai Tre, Cartabianca, classico show di dibattito politico ed attualità condotto da Bianca Berlinguer. Si è parlato ovviamente della pandemia, a cominciare dalla campagna vaccinale: “Abbiamo la prova che Omicron non è così pericolosa per una persona in buona salute fisica. Per i ragazzi il rischio di questa malattia è molto basso, molto più basso delle persone anziane, tanto è vero che le campagne vaccinali sono partite per le fasce di età. E’ chiaro che queste misure hanno un rapporto costo beneficio, e questo rapporto negli over 50 è in favore del vaccino, si affievolisce e rimane il rapporto man mano che le persone calano di età. Non è bianco o nero ma è grigio, e all’interno vi sono altre sfumature, come i giovani con patologie per cui il vaccino è un salvavita”.
Quindi Richeldi ha proseguito, sottolineando l’imprevedibilità della pandemia: “Nessuno di noi si aspettava 10/30 volte i positivi di due anni fa, voglio dire che questa pandemia è prevedibile solo in parte. Io immagino che il professore Franco Locatelli (riferendosi alle sue parole di un prolungamento del green pass ndr), che presiede il massimo organo sanitario del nostro paese, ci dice che in questo momento, a suo parere, un parere autorevole, serve un principio di cautela in una fase in cui i casi stanno calando ma abbiamo ancora tanti non vaccinati e gli ospedali con molti pazienti: è più cauto mantenere questa misura di sanità pubblica e io la condivido”.
RICHELDI E IL GREEN PASS: “SERVE PER PROTEGGERE GLI OSPEDALI”
Chiusura dedicata nuovamente al green pass: “Il green pass nasce come uno strumento per proteggere persone non vaccinate, serve ad impedire che una persona no vax si trovi in una situazione di aumentato rischio, e quindi contagiandosi ed ammalandosi, vada ad aumentare la pressione sulle strutture ospedaliere. Si tratta di misure di politica sanitaria”.
“Sappiamo per certo che una persona no vax – ha continuato Richeldi – in particolare se fragile, ha una probabilità molto più alta di un vaccinato di finire in ospedale. Anche se dovesse rimanere ricoverata una settimana e poi tornare a casa, la pressione sugli ospedali poi si riflette su tutta la nostra comunità, quindi il green pass non è una misura puramente sanitaria, ma nemmeno puramente politica, tende a proteggere gli ospedali.