Luca Richeldi, noto pneumologo membro del comitato tecnico scientifico, è stato intervistato quest’oggi da Margarita De Bac per il Corriere della Sera. Argomento della chiacchierata, l’epidemia di coronavirus ed in particolare la situazione ospedaliera: «Il problema non sono più solo le terapie intensive – dice Richeldi – ma il grande numero di pazienti che, spontaneamente o su consiglio del medico curante, arrivano al pronto soccorso con sintomi. Sono spaventati, spesso è difficile rimandarli a casa e vanno ricoverati. Credo che il fenomeno riguardi almeno un terzo di quelli che entrano in ospedale. Le Regioni stanno chiedendo agli ospedali di aumentare posti letto ordinari e sub-intensivi. Ovviamente salvaguardando le altre attività cliniche e chirurgiche. Ciò rappresenta un grande sforzo». Secondo il membro del Cts, per risolvere in parte la situazione, bisognerebbe evitare che le persone con sintomi non gravi escano di casa: «Le persone con sintomi non gravi dovrebbero essere curate a casa quanto più possibile e gestite a distanza».

LUCA RICHELDI: “FUTURO? CI ASPETTA UNA MARATONA”

Altro elemento che in qualche modo potrebbe permettere una svolta, sarebbe fornire un saturimetro a tutte le famiglie: «Ogni famiglia – racconta il medico al quotidiano di via Solferino – dovrebbe avere in casa uno strumento indispensabile quanto il termometro, cioè il saturimetro, che serve a misurare il valore dell’ ossigenazione nel sangue. Con valori sopra il 92% si può ragionevolmente escludere la polmonite. In questo caso la malattia può essere gestita a domicilio. La misurazione va effettuata più volte al giorno». Qualcosa a breve potrebbe cambiare a riguardo: «La società italiana di pneumologia sta avviando una campagna di donazione. Verranno distribuiti attraverso la rete delle farmacie 40.000 saturimetri. Credo che meno del 10% delle famiglie ne possiedano uno». Richeldi, parlando del futuro, non ha la sfera di cristallo: «Difficile prevedere il futuro guardando il passato, visto che i dati fotografano contagi avvenuti in media due settimane prima rispetto a quando vengono analizzati Le epidemie si diffondono rapidamente e si estinguono molto lentamente. Prepariamoci a una maratona».