Silvio Berlusconi è ricoverato presso il San Raffaele per un’infezione polmonare, forse causata dall’abbassamento delle difese immunitarie per curare una leucemia mielomonocitica. Ospite di Cinque Minuti su Rai 1, il professor Luca Richeldi, direttore pneumologia Policlinico Gemelli di Roma spiega che “verosimilmente c’è un’infezione polmonare che ha complicato il decorso di questa malattia ematologica. È una cosa che succede di frequente, la buona notizia è che è cominciata fuori dall’ospedale, quindi è molto probabile che siano germi cosiddetti extra ospedalieri o comunitari che più spesso rispondono alle terapie antibiotiche che avrà già iniziato”.
Nel corso della trasmissione, condotta da Bruno Vespa, il dottor Paolo Corradini, presidente Società italiana ematologia spiega che quella di Silvio Berlusconi “è una malattia mieloproliferativa cronica, dove il nostro midollo comincia a produrre in maniera del tutto eccessiva dei globuli bianchi chiamati monociti”. L’organismo “facendo questo purtroppo tende a inibire la produzione delle cellule normali, come i globuli rossi e le piastrine, ma anche le cellule che ci difendono dall’infezione”. In sostanza, “il danno principale è che tendono a invadere tutto il midollo osseo, la milza, ogni tanto i linfonodi e soprattutto sopprimono l’attività normale del midollo a lungo andare e ci espongono a un rischio infettivo importante, a rischi emorragici e a un’anemia importante”.
Malattia Silvio Berlusconi, Corradini: “incidenza rara, non è guaribile negli anziani ma…”
Al momento, Silvio Berlusconi è sottoposto a una cura con trattamento citoriduttivo contro l’infezione polmonare che, come spiega il professor Richeldi, è indispensabile “per ridurre tutti quei globuli bianchi che non sono funzionali”. In collegamento con Bruno vespa, il dottor Corradini spiega che “l’intervento chirurgico in queste malattie non è mai indicato, sono malattie che si curano con chemioterapie o con altri farmaci con funzione analoga, per far scendere il numero di globuli bianchi malati e far ripopolare il midollo con globuli bianchi sani e le altre tipologie di cellule”. In particolare, della malattia che ha colpito Silvio Berlusconi “è rara la sua incidenza, colpisce particolarmente le persone anziane e quindi adesso tende a diventare un po’ più frequente, pur nella sua rarità, con l’invecchiamento della popolazione”.
Tuttavia, Corradini sottolinea che “è senz’altro una malattia curabile, non è una malattia guaribile nella fascia di età di cui parliamo, perché per guarirla bisogna ricorrere a un trapianto di midollo da un donatore esterno. È una malattia che si può controllare, può avere un decorso molto lento per tanti anni anche senza dover fare dei trattamenti, poi può cambiare un po’ il ritmo di produzione dei globuli bianchi e ricorrere a trattamenti”. Per Richeldi, in questo momento l’importante è che a Silvio Berlusconi “venga dato tutto il supporto indispensabile per una fase di complicazione, in primis l’ossigeno, che viene meno durante queste infezioni, e naturalmente la terapia antibiotica”.